Sara Provitali, dal jazz al pop con grande eleganza e talento!

Sara Provitali, dal jazz al pop con grande eleganza e talento!

Con grande piacere diamo il benvenuto a Sara Provitali, musicista poliedrico che sta raccogliendo consensi crescenti nel pubblico italiano. Recentemente impegnato nella promozione del lavoro Mi fai stare bene, leggiamo con senso di empatia l’intervista a Sara Provitali, grati e onorati per il suo tempo e la cortesia riservataci! Leggeremo di più sulla vita musicale e artistica, Sara Provitali si svelerà con quelle che sono le collaborazioni, tra le più importanti come quelle con Red&Blue, SoundOn, Eleonora Puglia, Luciano Patitucci, Diego Caravano, le esperienze, come studio del pianoforte, Saint Louis College of Music, Harry’s Bar di Roma e i progetti futuri. Ma largo ai convenevoli, diamo un caloroso benvenuto a Sara Provitali!

Com’è nata la passione per la musica?

Il mio percorso musicale comincia a sette anni con lo studio del pianoforte. Da qui inizia la mia carriera pianistica, con tournée in tutta Italia e all’estero. Durante gli anni di conservatorio, scopro la mia grande passione per il canto, iniziando così la formazione in un’accademia di spettacolo a Roma.

Com’è nata Sara Provitali e il suo personaggio, il suo sound?

La Sara Provitali di oggi è chiaramente il frutto delle esperienze e del percorso artistico che ho fatto. Il mio sound è il risultato della continua ricerca di me stessa in questo mondo immenso della musica.

Come è stato concepito il lavoro Mi fai stare bene?

“Mi fai stare bene”, in emissione radiofonica dal due aprile, è stato scritto da Luciano Patitucci e Fabiola Patitucci, con producer Maurizio Lollobrigida, etichetta discografica SoundOn per ADB Mediazioni.

A livello interpretativo, il singolo è stato concepito secondo la carica e l’energia positiva che emana, attraverso la storia dei due giovani innamorati.

E com’è nato il suo filmato?

La regia è di Eleonora Puglia, e il filmato è nato dall’intensa storia d’amore che racconta il elaborato musicale. “Mi fai stare bene” è un vero e proprio inno all’amore e alla vita.

E l’album da cui è estratto? Oppure è in cantiere un album che lo conterrà?

L’album “Sara Provitali” è già online su tutte le piattaforme digitali.

Com’è stato il percorso dall’esordio ad oggi?

Il percorso è stato intenso, impegnativo, spesso difficile, ma ho sempre affrontato tutto con grande energia ed entusiasmo.

   

Le esperienze fatte a livello artistico sono molte e tutti i sacrifici di ieri sono le soddisfazioni di oggi.

Quali sono le influenze artistiche?

Personalmente sono da sempre affascinata dal mondo del cantautorato italiano, a partire da quello degli anni ’60, quando la musica d’autore era più “intima”, predisposta maggiormente all’ascolto della song, fino a quello del nuovo millennio, che segue le tendenze sonore moderne, attingendo in vari stili quali rock, elettronica, ska, rap, punk, ecc.

Quindi, più che “dall’musicista”, sono molto attratta dal connubio tra song di un certo spessore e capacità del cantautore (o dell’interprete) nel ponderare ogni parola per trasmettere un determinato messaggio all’ascoltatore.

Le artiste a cui si è fatto riferimento come modello per “Mi fai stare bene” e per l’intero album, sono Laura Pausini e Irene Grandi, cercando un suono pop classico, ma con generose tinte rock.

E la collaborazione/i con Luciano Patitucci e quelle del lavoro in promozione?
La collaborazione con Luciano Patitucci è stata molto stimolante e creativa. I giorni in studio a provare, incidere, riascoltare sono momenti di grande estasi per l’musicista, un’estasi che cancella la stanchezza di tanti giorni e tante ore di lavoro. Così come accade in sala prove per l’allestimento di uno spettacolo e finalmente su un palco durante il concerto, mi sento nel mio habitat naturale, circondata da colleghi del settore che respirano e vivono la musica così come la vivo io.

Quali sono i contenuti che vuoi trasmettere attraverso la musica?
La musica di ogni musicista è generalmente legata alle esperienze di vita dell’autore. L’album è scritto da Luciano Patitucci e racconta storie di vita quotidiana, per lo più di carattere amoroso, affrontando la tematica dell’amore in tante diverse sfaccettature.

 

Parliamo delle pregiate esperienze di live, concerti e concorsi come studio del pianoforte, Saint Louis College of Music, Harry’s Bar di Roma?
Parallelamente al Conservatorio Statale “O. Respighi” di Latina, ho iniziato la mia formazione artistica frequentando corsi di canto, danza e recitazione presso l’accademia di spettacolo di Kledi Kadiu a Roma.

Da qui è partita la mia carriera di vocalist professionista, esibendomi in numerosi locali e teatri d’Italia ed estero, per spettacoli ed eventi privati.
Ho partecipato a tante master class come quella di Tosca Tiziana Donati, Gabriella Scalise, Nicola Piovani, Beppe Vessicchio, e tanti altri.

Ho cantato nel coro di Maria Grazia Fontana e per anni nel coro “Del Risuonare” diretto dal M° Diego Caravano (Neri Per Caso). Dal 2015 ad oggi sono la vocalist ufficiale dell’Harry’s Bar di Roma, leggendario locale di Via Veneto e nel 2018 mi sono laureata in Canto Jazz Indirizzo Popular Music, presso il Saint Louis College of Music con il M° Diego Caravano.

Cosa ne pensi della scena musicale italiana? E cosa cambieresti/miglioreresti?
Insegno canto in varie scuole della capitale e, attraverso i miei allievi più giovani dai sette fino ai vent’anni, vedo una grande conoscenza dei talent show e dei nuovi artisti che ne fanno parte, ma sono totalmente ignari di tutto il resto della musica e dei mostri sacri della song italiana e/o internazionale che hanno fatto la storia. Io penso che ovviamente tutto cambia, così come cambia (e lo è sempre stato) l’influenza della musica negli anni, ma penso anche, soprattutto per le nuove generazioni, che sia doveroso conoscere le nostre radici.

Oltre al lavoro in promozione quale altro elaborato musicale ci consigliate di ascoltare?
Consiglio l’ascolto di “Ci sei”, il secondo singolo che anticipa l’album.

 

Come stai vivendo da musicista e persona questo periodo del covid-19?

Il settore dello spettacolo è stato duramente colpito dalla pandemia, in quanto tutto si è bloccato bruscamente con concerti, tour, programmazioni cancellati da un giorno all’altro: un brutto colpo per tutti gli artisti (di ogni genere) e gli addetti ai lavori.

Io personalmente ho vissuto questo periodo di covid (ancora in corso) dedicandomi alla scrittura, lavorando sulle canzoni del mio prossimo disco.

 

Quali sono i programmi futuri?

In programma, c’è di sicuro la ripresa dell’attività live per portare in concerto l’album “Sara Provitali”.
Seguitemi sulle mie pagine Facebook e Instagram per tutte le novità in arrivo!