Accogliamo calorosamente e spalanchiamo le nostre curiose orecchie a Ricky Ferranti, artista poliedrico che sta raccogliendo consensi crescenti nel pubblico italiano. Recentemente impegnato nella promozione del lavoro E’ quasi sera, condividiamo con felicità l’intervista a Ricky Ferranti, grati e onorati per il suo tempo e la cortesia riservataci! Apprenderemo curiosità, vizi e virtù della musica e della vita, Ricky Ferranti si svelerà con quelle che sono le collaborazioni, fra le tante, quelle con Brainstorming Music, le esperienze, e i progetti futuri. Tuffiamoci in questo mondo speciale e diamo un caloroso benvenuto a Ricky Ferranti!
Com’è nata tua la passione per la musica?
Intanto Ciao e grazie per l’intervista.Ho iniziato ad avvicinarmi alla musica partendo dalle
tastiere, incuriosito da mio Zio che suonava l’organo.
Ho iniziato a prendere lezioni di Chitarra private per poi diplomarmi al CPM.
Ho sempre avvertito che l’ascolto della musica mi provocava emozioni fortissime
e l’unico modo per gestirle forse era di fare musica a mia volta.
Descrivi “Ricky Ferranti” e il suo personaggio, i suoi pregi e i suoi difetti
Sono una persona semplice a cui piace scrivere e fare musica.
Penso di avere molta pazienza ed essere determinato nelle cose che faccio e questo mi ha aiutato per quanto riguarda lo studio della musica.
Non ho molte capacità organizzative e nel lavoro di squadra faccio un po’ fatica dato che tendo ad isolarmi.
Come descriveresti la nascita di E’ quasi sera?
Suonavo il piano e la progressione degli accordi mi ha fatto rivivere immagini della mia infanzia e della casa di mia nonna.Da li il senso è nato spontaneamente seguendo la musica.
Il lavoro è accompagnato da un video?
No, non c’è un video.
Il lavoro fa parte di una serie di uscite che culminerà in un disco?
Dopo questo brano uscirà a Gennaio l’ultimo brano di quello che sarà un album che si chiamerà “Nuovi Eroi”. Il prossimo brano che uscirà con l’Album si chiama “Vita a Spanne”.
Studi, gavetta, sudore e soddisfazioni… vogliamo conoscere la tua storia, tutto il suo percorso!
Quali sono le tue influenze artistiche?
Suono live da quando avevo 16 anni e ho avuto la fortuna di suonare in band che avevano sempre un percorso di musica originale.
Ho sempre scritto canzoni ed ho sempre cercato di essere più musicista che chitarrista.
Con Gli Animali rari ho suonato 10 anni , è stata una band importante, aveva all’attivo un singolo colonna sonora di un film (Va dove ti porta il cuore) e con loro abbiamo registrato 3 album.
Parallelamente ho portato avanti un mio percorso artistico che spazia dal Pop al Country.
Ciò mi ha permesso di incidere diversi Album come solista.
Quali sono le tue collaborazioni musicali?
Nel mondo del blues cierei Angel Forrest , una cantante canadese pazzesca e Sherrita Duran , una cantante di colore californiana che vive ormai da tempo a Pavia che è presente in un mio Album.Nel pop, Paolo Meneguzzi e per il lungo percorso insieme con Gli Animali Rari citerei anche Marco Rancati, grande voce e grande persona, con questa band abbiamo suonato con Faletti, Smaila, Fiordaliso, Grignani.
E la collaborazione con Brainstorming Music nel lavoro in promozione?
Di Brainstorming conosco Camilla che è sempre gentilissima e super organizzata e permette un lavoro fluido e divertente.
Quali sono i contenuti che vuoi trasmettere attraverso la tua arte?
Il mio intento è di incuriosire, divertire e fare riflettere.
Mi piacciono sia contenuti biografici personali ma anche sociali.
Se qualcosa mi ispira, fa scattare qualcosa e mi metto a scrivere.
Parliamo delle tue pregiate esperienze di pubblicazioni, live, concerti o concorsi?
Ho vinto dei concorsi creati dalla rivista “Chitarre” di Roma che purtroppo ora non c’è più e grazie a questi avevo intrapreso una serie di pubblicazioni didattiche tra VHS e DVD .Andavo a Roma a registrare e sono state belle esperienze.
Per quanto riguarda il Live ho suonato da Roma a Zurigo in tantissimi locali.
Tra i tanti ricordo il Fillmore di Cortemaggiore che era forse tra i più prestigiosi che sono riuscito a calcare, dato che all’epoca ci suonavano dai Negrita ad Elisa.
Cosa ne pensi della scena musicale italiana? E cosa cambieresti/miglioreresti?
Quello che manca in Italia è la domanda.
Soprattutto la domanda di ascolto e attenzione alla musica.
Penso sia un problema culturale.
Abbiamo un percorso scolastico musicale che minimale ed andrebbe potenziato in modo serio.
Servirebbe anche una legge ad Hoc per rilanciare il Live, tipo, qualcosa che incentiva i locali a fatturare , ovvero potere scaricare dalle tasse le spese relative al live , e intervenire nei piccoli locali riducendo la SIAE.
Oltre al lavoro in promozione quale altro brano ci consigli di ascoltare?
Mi sposto sul primo album e consiglierei di ascoltare “Galiverta” che è legato a “E’ quasi sera” .E’ strumentale ma nel CD è presente un piccolo racconto da seguire mentre si ascolta.
E non strumentale consiglio “Mica così male” che è divertente ma con buoni spunti di riflessione.
Come stai vivendo da artista e persona questo periodo del covid-19?
Era già un periodo difficile prima del Covid.
Ora il live ha veramente bisogno di un intervento dall’alto tipo quello suggerito sopra.
Nonostante ciò dal punto di vista creativo non mi sono fermato mai.
Quali sono i tuoi sogni nel cassetto?
Vorrei che un mio brano venisse inserito in una colonna sonora di un film ad esempio.
Oppure suonare alcuni miei brani con un orchestra sinfonica.