Pare che il caso Wikileaks ritorna a mettere confusione nei rapporti internazionali dell’Italia, questa volta rivelando rapporti segreti e scelte discutibili sul caso dell’uccisione del funzionario di stato Nicola Calipari, vittima del fuoco amico nel 2005 in luogo del rilascio della giornalista Giuliana Sgrena.
Il mondo politico si stringe attorno al caso poichè da un lato si tenta di smentire tali accuse, che in effetti devono essere confermate, e dall’altro si chiede di riferire alla Camera sull’accaduto, cavalcando una polemica dietrologista.
Quello che rimane è che un funzionario dello stato è stato ucciso, un militare colpevole – o chi per lui- prosciolto e non processato nel proprio paese di origine, e tanto troppo fumo sui rapporti internazionali dell’Italia la quale avrebbe ricevuto ordini a non procedere in tal senso per non intaccare i rapporti con gli USA.