Tête-à-tête con Leon Branco eccezionale artista

Tête-à-tête con Leon Branco eccezionale artista

Diamo oggi il benvenuto a Leon Branco, artista poliedrico che sta facendo incetta di consensi coi suoi lavori musicali. Recentemente impegnato nella promozione del lavoro Margherita, approfondiamo con riconoscenza l’intervista a Leon Branco, grati e onorati per il suo tempo e la cortesia riservataci! Scopriremo interessanti retroscena musicali e di vita, Leon Branco si narrerà con quelle che sono le collaborazioni, tra le più importanti come quelle con Dome Music,HomerunPromotion, le esperienze, e i progetti futuri. Entriamo nel vivo dell’intervista e diamo un caloroso benvenuto a Leon Branco!

  1. Com’è nata tua la passione per la musica?

Da che ho memoria ho sempre amato la musica. Il primo genere musicale a cui mi sono appassionato è stato il rap, il primo approccio è stato ascoltando un pezzo americano in radio, sono rimasto stregato. Subito dopo ho scoperto Emis Killa e gli Zero2 ed ho capito che questa cosa si poteva fare anche in italiano, così dopo tanta pratica eccoci qui.


  1. Com’è nato “Leon Branco” e il suo personaggio, il suo sound?

Leon Branco è solo il mio  pseudonimo e non un personaggio costruito: nella mia musica parlo di me e delle mie esperienze. Sono arrivato al mio sound dopo una ricerca e dopo molti esperimenti con diverse sonorità, alla fine ho capito che il Reggaeton è il genere che più mi appartiene.


  1. Prima l’uovo (il testo) o la gallina (la musica). Com’è stato il processo di creazione di Margherita?

Pasha mi ha girato la strumentale ed in 40 minuti avevo già pronte le strofe ed il ritornello. 

Come spesso mi accade è stato tutto molto istintivo, ho scritto il testo di getto. 


  1. E com’è nato il suo videoclip?

Facendo ascoltare il pezzo ai ragazzi di Big Carrot abbiamo ragionato insieme su una  location che potesse rappresentare al meglio l’atmosfera del brano e abbiamo optato per una spiaggia deserta: ci è sembrata la perfetta rappresentazione della malinconia alla fine dell’estate, legata alle tematiche del brano. 


  1. E l’album da cui è estratto? Oppure è in cantiere un album che lo conterrà?

Purtroppo su questo non mi posso ancora pronunciare… Ma aspettatevi qualcosa di grosso!


  1. Cos’è per te l’arte, la musica?

La miglior forma di comunicazione. La musica per me è libertà di esprimermi, passione e mezzo per esprimere i miei sentimenti. 


  1. Quali sono le tue influenze artistiche?

Ho ascoltato tantissimo Rap italiano nella mia adolescenza: Emis Killa,  Jake La Furia, Guè e tutti i big della scena nazionale. Parallelamente ho sempre seguito il panorama Reggaeton latino, che ad oggi è tra le mie principali fonti di ispirazione. I miei esponenti preferiti del genere sono: Anuel AA, Bad Bunny e Lunay, tra gli ultimi e Daddy Yankee, Arcangel, Tego Calderon e Nicky Jam, tra gli storici.


  1. Quali sono le tue collaborazioni musicali?

Anche su questo non posso dire ancora molto… Ci sarà un’uscita a sorpresa con un artista italiano che stimo molto artisticamente.


  1. E le collaborazioni con Dome Music e Homerun Promotion nel lavoro in promozione? 

Il top, sto lavorando con loro da qualche anno e mi trovo molto bene.


  1. Quali sono i contenuti che vuoi trasmettere attraverso la tua arte?

Voglio trasmettere qualcosa della mia emotività, del mio carattere e del mio modo di fare. Principalmente parlo di me stesso e delle mie esperienze e probabilmente qualcuno si immedesima, sono questi i miei contenuti.


  1. Parliamo delle tue pregiate esperienze di pubblicazioni, live, concerti o concorsi?

In questo momento sono molto focalizzato sui miei progetti, però non vi nascondo che ho una voglia pazza che si torni a suonare anche in live… Tenete d’occhio i miei social e quelli di Dome Music, arriveranno presto delle sorprese.


  1. Cosa ne pensi della scena musicale italiana? E cosa cambieresti/miglioreresti?

Nel complesso mi piace, apprezzo molto le nuove wave Drill e Indie ed è anche un bel momento per i big: Marra e Guè, per esempio, hanno appena pubblicato due Istant Classic. Cosa cambierei? Nel mio genere, vorrei che il mainstream fosse più simile al Reggaeton Latino che alla canzone popolare italiana, per esempio con un’impostazione di batteria differente. In realtà mi sto impegnando per portare anche questo cambiamento.

13. Oltre al lavoro in promozione quale altro brano ci consigli di ascoltare?

“DemBow” che è il mio singolo precedente sempre su una produzione di Pashabeats e distribuito per Dome Music e “Mi Queen RMX”, un brano di Papi Ruiz che oltre a me ospita, tra gli artisti, il meglio della scena reggaeton italiana emergente, a mio parere.


  1. Come stai vivendo da artista e persona questo periodo del covid-19?

È dura come per tutti, soprattutto qui in Lombardia dove si rischia una nuova zona gialla. Spero che tutto si sistemi quanto prima.


  1. Quali sono i tuoi sogni nel cassetto?

Portare la cultura Reggaeton nel nostro paese e renderla grande.