Da molto tempo si parla degli impianti fotovoltaicie dei benefici che potrebbero apportare nella nostra vita sia dal punto di vista economico che da quello ambientale. Ma conosciamo meglio questa straordinaria innovazione.
Innanzitutto dobbiamo sapere che un impianto fotovoltaico è costituito essenzialmente da quattro parti distinte: i moduli, l’inverter, la struttura di supporto dei moduli, i Contatori ENEL.
Altri componenti vengono aggiunti di solito a seconda della tipologia di impianto. Gli impianti FV con potenza inferiore ai 20 kWp devono essere collegati alla rete elettrica in bassa o media tensione, quelli invece che contano una potenza superiore a 20 kWp devono essere allacciati anche alla rete elettrica ad alta tensione.
I moduli sono il centro principale di un impianto fotovoltaico all’interno di esso infatti sono alloggiate le celle di silicio. Il numero di celle inoltre dipende dalle caratteristiche delle diverse aziende che si occupano di fotovoltaico e dalla potenzialità del modulo.
I moduli poi si collegano in serie mediante connettori e formano le cosiddette stringhe. I moduli FV cristallini devono rispettare le norme CEI EN 61215 mentre quelli a film sottile si devono attenere per legge alle norme CEI EN 61646.
L’energia prodotta dal pannello è trasformata attraverso l’inverter. Questa energia prodotta è di tipo continuo. A seconda del luogo di installazione dell’impianto fotovoltaico è necessario predisporre una struttura di sostegno, dove poi fissare i moduli. Si tratta di strutture solitamente in acciaio zincato o alluminio.
L’impianto fotovoltaico infine può essere installato su tetto o su terreno. I moduli devono essere inclinati di 35° rispetto all’orizzontale e devono essere avere esposizione a Sud.