Il caos contemporaneo secondo i Sümelga e Al Vox: “Transustanzione” è qui per scuotere

Il caos contemporaneo secondo i Sümelga e Al Vox: “Transustanzione” è qui per scuotere

«Dio è morto, Nietzsche pure, ed io non è che stia così bene»: questa frase, che ribalta il celebre aforisma nietzschiano, trasforma la riflessione esistenziale in una constatazione pungente. In un mondo in cui i pilastri culturali sembrano crollati, il Rock’n’Roll diventa una possibile via di fuga, un simbolo di ribellione e vitalità. Ed è da questo presupposto, in un intreccio articolato di critica sociale, filosofia e ironia tagliente, che i Sümelga, in collaborazione con Al Vox, pubblicano il singolo “Transustanzione” (PaKo Music Records/Believe Digital), un brano che promette di stimolare il pensiero e suscitare nuove prospettive. La traccia indaga, con un linguaggio intellettuale e provocatorio, temi che spaziano dall’alienazione sociale alla ricerca di nuovi punti di riferimento culturali e spirituali.

La canzone si apre riprendendo uno dei pezzi più iconici e nazional-popolari di Mina, “Zum zum zum”, qui utilizzato per richiamare il tormento di pensieri insistenti e inarrestabili, che introducono il tema centrale del brano. Le citazioni si estendono con il breve campionamento dell’inno nazionale, “Il Canto degli Italiani”, rafforzando il significato di un’Italia «che non s’è desta» e suggerendo una stagnazione ideologica che fa da sfondo alla narrazione.

Nel testo, la frase «Cannibalismo domenicale niente di male» si staglia come una delle immagini più distintive, una metafora che racconta una società imprigionata in abitudini, per loro natura monotone e ripetitive. Questo concetto rimanda ad una routine automatica, quasi meccanica che, come un consumo simbolico, riduce il significato delle esperienze a gesti privi di profondità. L’allusione è a un comportamento iterativo che, pur avendo una funzione concreta, rappresenta un vero e proprio utilizzo vano delle emozioni, riducendole a vacui atteggiamenti e svuotandole della loro essenza.

“Transustanzione” è una rappresentazione emblematica di un conformismo dilagante, lontano dalla ricerca di qualcosa di più “trascendentale”. Il tutto viene raccontato con una penna ironica e penetrante, che non risparmia colpi.

Con un omaggio al teatro dell’assurdo di Ionesco e un’immersione nell’iconografia dantesca, i Sümelga ci conducono in un «girone a senso unico per peccatori precari», un inferno moderno in cui anche le trasgressioni si sono fatte veniali. Un ritratto che si discosta dall’ordine e dalla giustizia divina tradizionali di Dante, per raffigurare invece un caos contemporaneo che ci spinge a riflettere sulla società attuale.

Tra alienazione e ironia, “Transustanzione” propone il Rock’n’Roll come antidoto al vuoto esistenziale e alla superficialità dilagante. È un’ode alla ribellione culturale e alla ricerca di significati più rilevanti, sia a livello individuale che collettivo.

«Questo brano è nato dalla sensazione di smarrimento che molti di noi provano in una società sempre più frenetica e conformista – dichiarano i Sümelga -. Insieme ad Al Vox, abbiamo voluto usare l’ironia e la provocazione per portare in musica questi temi, unendo riferimenti filosofici e culturali al potere liberatorio del Rock’n’Roll. Speriamo di poter dare spunti di riflessione, ma anche un po’ di leggerezza».

In un mondo che corre senza sosta, i Sümelga, insieme ad Al Vox, ci invitano a fermarci e guardare oltre, per scoprire nuove prospettive e ritrovare il potere liberatorio del rock. Questo singolo è una sfida a pensare, a cambiare, a vivere senza compromessi; un invito ad interrogarci sulla nostra realtà, lasciando spazio a una visione lucida e consapevole del presente.