La voce di Etty Hillesum, il tributo a Chet Baker: al via il 20 febbraio alla Reggia di Monza la seconda edizione della rassegna “Musique Royale”

La voce di Etty Hillesum, il tributo a Chet Baker: al via il 20 febbraio alla Reggia di Monza la seconda edizione della rassegna “Musique Royale”

Concerti di classica e di jazz, reading, spettacoli teatrali per bambini ma non solo: ecco le prime anticipazioni sulla nuova stagione

MONZA – Concerti di musica classica con programmi insoliti e trasversali, performance con alcuni dei più interessanti esponenti del jazz italiano ed europeo (con un’attenzione particolare ad alcuni giovani talenti che si sono già fatti apprezzare all’estero), reading e spettacoli teatrali per i più piccini ospitati in quel gioiellino finalmente recuperato che è il Teatro di Corte della Reggia di Monza: a partire dal 20 febbraio prossimo prenderà il via la seconda edizione della rassegna Musique Royale, ciclo di appuntamenti a misura di grandi e bambini organizzati nei meravigliosi spazi della Villa Reale di Monza dall’associazione culturale Musicamorfosi e dall’Orchestra Canova, con il contributo del Consorzio Villa Reale e Parco di Monza, il supporto di Acinque energia che unisce, il sostegno di Fondazione Cariplo e Fondazione della Comunità di Monza e Brianza, il patrocinio del Comune di Monza. Si è in attesa di conoscere l’esito della richiesta di contributo a Regione Lombardia.
La nuova stagione di Musique Royale si articolerà attraverso un ricco calendario di eventi, in agenda fino a fine anno: il primo appuntamento, riservato agli studenti delle scuole medie e delle superiori, è fissato, come detto, per giovedì 20 febbraio, quando la Sala degli Specchi della Villa Reale di Monza ospiterà (alle ore 10 e alle 11.30) lo spettacolo “Leggere il cielo”, protagonisti l’Orchestra Canova diretta dal Maestro Enrico Pagano e le voci di Davide Scaccianoce e Beatrice Marzorati. Che cosa accadde il giorno successivo all’emanazione del decreto che impedì ai musicisti ebrei di esibirsi nelle sale da concerto? Attraverso la testimonianza di Etty Hillesum, scrittrice ebrea olandese, e grazie ad alcuni documenti ritrovati tra le carte del circolo musicale che ruotava intorno a suo fratello Mischa, un giornalista riporta alla luce la sua storia, intima e collettiva, personale e artistica, remota ma al tempo stesso contemporanea. Tra letture, parole e musiche (di Golijov, Pärt, Colasanti e Cage) lo spettacolo ripercorre la parabola di una giovane donna, poco osservante ma profondamente attratta dal Divino, che visse sulla propria pelle l’orrore della Shoah ma che rifiutò di salvarsi, seguendo il destino del suo popolo. “Leggere il cielo” propone una ricostruzione del contesto artistico e culturale da una prospettiva e da una testimonianza particolari, quelle di Etty Hillesum: un’iniziale restituzione di un passato ancora prossimo alla memoria e quindi al presente.
Lo spettacolo verrà replicato venerdì 21 febbraio (ore 19 e 21; ingresso 10 euro; prevendita on line su www.mailticket.it/evento/45877/leggere-il-cielo-ore-19-00 www.mailticket.it/evento/45878/leggere-il-cielo-ore-21-00).

Il calendario della seconda stagione di Musique Royale verrà svelato un po’ alla volta nelle prossime settimane. Il primo concerto jazz è presentato con l’energia di Acinque, partner di Musicamorfosi, che sabato 22 febbraio porterà nella Sala degli Specchi della Villa Reale di Monza la forza e la freschezza del duo formato dal trombettista e compositore francese David Enhcoenfant prodige della scena transalpina, e dal pluripremiato pianista svizzero Marc Perrenoud, virtuoso degli 88 tasti e dotato di uno spiccato senso dell’improvvisazione: i due musicisti daranno vita a “Chet”, omaggio al genio dell’inimitabile Chet Baker (che in Francia sta facendo registrare sold out un po’ ovunque). La formula è sempre quella del doppio set (ore 19 e 21; ingresso 10 euro; prevendita on line su www.mailticket.it/evento/45841/chet-ore-19-00 e www.mailticket.it/evento/45840/chet-ore-21-00).
Enhco e Perrenoud si cimenteranno in un imperdibile viaggio sonoro attraverso i temi preferiti di Chet Baker (da My Funny Valentine a Just Friends), mescolandoli con una manciata di composizioni originali e una selezione di standard a lui ispirati in un entusiasmante gioco di specchi nella Sala degli Specchi. In questo progetto i due jazzisti corrono tutti i rischi del caso con l’obiettivo di creare una musica densa di emozioni e riscoprire l’arte intima e sensuale, fragile e poetica, lirica e ombrosa del grande trombettista statunitense.