Sette brani compongono il lavoro, sette come i giorni della settimana, sette le fatiche che l’eroe quotidiano 2.0, impegnato ogni giorno nelle battaglie per realizzare i propri sogni, dai più semplici ai più complessi deve affrontare.
Un omaggio alle persone comuni, tramite la messa in musica della loro odissea personale nel mondo di oggi.
“Sono loro gli Ulisse moderni di cui ho voluto cantare le gesta e i valori”
Tra i temi centrali di questo EP concept (o anche “Ha-ppy Concept”) troviamo la lotta con le proprie fragilità, la precarietà e le debolezze.
Niente spade o scontri fisici, gli antagonisti sono i contratti a termine, lavori senza tutele, le ninfe dei social, l’angoscia relativa ad un nuovo lock down, con la paura dei rapporti a distanza e di una vita filtrata da uno schermo.
Ulisse è il perenne “fuori sede” che, proprio quando crede di aver fregato Polifemo, si trova a sua volta cieco e inerme, vittima del proprio karma, consapevole bersaglio di ingiustizie che non riesce a sovvertire.
“La musica stessa è l’arte della condivisione. Nonostante il lavoro a distanza, le chiusure, le zone rosse, ho avuto la fortuna di confrontarmi con musicisti e produttori differenti, per portare a compimento il concept di questo album, composto da canzoni, storie, personaggi e suoni diversi tra loro.”
C’è chi pur consapevole del suo destino nonostante le promesse e i sacrifici fatti anche questa volta è “stato lasciato a casa” e lotta perennemente con la precarietà lavorativa, vivendo con ansia il “nuovo” che arriva e tutto ciò che questo comporta, in un Paese ancora troppo lontano dai giovani allievi, ancora troppo in mano ai vecchi maestri.
M – RIDER
L’eroe fragile che sfrecciando in bici, vestito di nero, sfida il tempo e taglia il buio, per soddisfare i nostri desideri più nascosti nel cuore della notte, quei maledetti languorini improvvisi, tra i pochi a non fermarsi mai. Anche durante la pandemia.
M – PENELOPE
Uno scambio di frecciatine tra il telefono e la chat di Ulisse e una Penelope ribelle, sovversiva. Lui le chiede di perdonargli, la pigrizia, l’instabilità, promettendole di cambiare. Penelope emancipata si carica di orgoglio femminile, e mantenendo le distanze, decide di scrivere un finale diverso alla storia (lo aspetterà? Risponderà? Sì? No? Chissà…)
G – THAILANDIA
Relazioni di coppia inconsuete, nelle quale la maggior parte di noi ha dovuto imbattersi durante il lockdown misto ai ricordi e alla voglia di tornare a viaggiare scoprire e conoscere. Un equilibrio precario ma necessario alla sopravvivenza. Riscoprirsi nella quotidianità della vita domestica Un viaggio di nozze a oltranza! 😉
V – NEBBIA
All’improvviso nella routine e nel grigio dei giorni più difficili, può arrivare la luce a diradare i nostri dubbi, le nostre paure, le nostre incertezze quotidiane. Un bagliore che dura un istante (pezzo più breve di tutti) o per molto tempo.
S – I.TA.CA
Ballata dolce e malinconica, che esprime allo stesso tempo la rabbia e lo sconforto di chi “da lontano” combatte per difendere sè stesso e i quegli ideali a cui non si può rinunciare di credere, per poi scoprire al ritorno di come tutto sia cambiato, stravolto.
D – TI ABITUI
Un brano mantra nella musica e nella scansione del testo che abbraccia la consuetudine di chi si abitua allo scorrere inesorabile del tempo e della vita, chi disilluso decide di accettare per una sorta di compromesso al quieto vivere le situazioni che non possono cambiare, perché non basta solo l’impegno da parte propria. Accettarle però non vuol dire per forza condividerle, accettarle vuol dire anche distaccarvisi per liberarsi da un peso, perdonarle e perdonarsi per non aver fatto o cercato abbastanza. Per ogni viaggio fisico mentale o spirituale che finisce un altro inizia l’istante successivo. Il brano ed il disco si chiudono con la frase “se non hai passeggiato insieme al mio dolore, rimani pure a casa per la mia felicità” ed un intenso outro musicale, perché la musica non può fermarla nessuno, neanche la peggiore pandemia.
“Odissee Metropolitane può essere letto da diverse angolature: un unico album suddiviso a sua volta in 7 brani a sé stanti, sette singoli, la playlist della tua settimana che puoi cambiare a tuo piacimento, oppure una canzone al giorno da scegliere in base al tuo stato d’animo o all’episodio che ti ha cambiato la giornata.
Puoi vederlo come il disco di Berardi, o un lavoro di squadra in cui tante anime hanno collaborato e partecipato. L’assolo di un solista in cui anche l’aiuto del coro ha la sua parte importante”.