Sono ormai ore concitate quelle che l’Italia sta vivendo. Se da un lato l’opposizione, le opposizioni, preme per le dimissioni dell’attuale esecutivo, dall’altro la maggioranza, o quel che ne rimane, sta studiando e cercando i modi per rimanere a galla e trovare eventuali sostituti.
Quello che rimane schiacciato delle lotte di potere, che appartengono ad uno strato sociale superiore a quello “normale”, è il paese: l’Italia è ormai in balia di guerre interne giorno dopo giorno, da anni.
Che le dimissioni arrivino all’ora X o X+1, ciò non cambierà le sorti di un paese ormai in continuo declino morale e civile. L’unica strada è quella del lavoro e della legalità. Chissà se queste parole qualcuno, lassù, le conosce e se ne ricorderà nel momento della ricostruzione…