Filippo Poderini presenta due nuovi singoli “Poutpourri” e “Non sbaglio Mai”

Filippo Poderini presenta due nuovi singoli “Poutpourri” e “Non sbaglio Mai”

Filippo Poderini ci regala un novembre di musica con l’uscita di due brani: “Poutpourri” e “Non sbaglio mai“. Questa volta l’artista si muove su tonalità più delicate, ballad soft e piccole dediche, ma proprio come il precedente brano “Le serate hardcore” i brani NON sono presenti su Spotify, ma hanno dei bellissimi video su Youtube.

“Poutpourri” è un pezzo che si muove tra lo-fi e indie pop, un viaggio tra i pensieri di Filippo, tra le riflessioni sulle situazioni della vita. Nel videoclip tutto diventa mistico. Vediamo Filippo coccolato e avvolto da una donna e la sua gonna di piume bianche. Immagini suggestive che richiamano fortemente il significato e il testo del brano. Un mondo solo tu e lei dove nient’altro conta.

“Poutpourri è una dichiarazione d’amore che parte dalle conseguenze di aver amato così tanto e così a lungo.

E no, non sempre si tratta di amare una persona, perlomeno non in questo caso.

Dentro ci sono abbandono, gratitudine, consapevolezza. Perché non sapevo certo che fare una scelta da bambino mi avrebbe sconvolto la vita (in positivo).

La disciplina, in questo amore, è stata una sorella che mi ha sempre aiutato, secondo dopo secondo.

Non è possibile, secondo me, un rapporto profondo con le “muse” se non tramite questo medium della disciplina.

Di cosa si parla lo puoi capire, magari non al primo tentativo, ma al terzo sì.

Quindi sì, è colpa tua. Ma grazie per questo.

Per le grafiche di copertina, un grazie all’artista perugina Noemi Belfiore”, così Filippo descrive il suo brano.

“Non sbaglio mai” è la riproposizione di un vecchio brano di Filippo. Questa è la versione più vicina all’originale, nato come ballata chitarra e voce, prima di essere prodotto con una vibe deep house.

“Il messaggio è semplice: “Non sbaglio mai solo perché so già che avrò torto, se mi scontro con te.”

Ecco tutto.

Stiamo zitti, facciamo altro.

Ascoltiamo queste chitarrine lo-fi e la voce sussurrata. Per la copertina, un grazie all’artista pisano Pablo Ruiz Caselli”.