Come un itinerario che si snoda attraverso una sequenza di tappe, il viaggio che Myky ha immaginato per i suoi “Dreamers” ci conduce ora a un traguardo importante: il 30 novembre sarà disponibile Gemini – Part I – Castor.
Un album il cui titolo, Gemini, rimanda a un’idea di dualità, non poteva che svilupparsi in forma duplice: la prima parte uscirà appunto il 30 novembre e porta il nome di Castore, uno dei Dioscuri, i gemelli figli di Zeus e di Leda.
Narra il mito che quando Castore, il guerriero, morì in battaglia, suo fratello Polluce, il pugile, implorò il padre Zeus di permettergli di cedere la sua immortalità al fratello, oppure di fare sì che potesse raggiungerlo nell’oltretomba. Zeus, colpito dalla forza del loro indissolubile legame, diede ai due gemelli la possibilità di trascorrere insieme l’eternità, dimorando un giorno nell’Ade e un giorno nell’Olimpo. La loro simbologia porta in sé sia l’idea di immortalità che l’idea di morte, due volti indivisibili di un unico elemento, come a voler affermare che la morte non è che il necessario passaggio verso l’immortalità. Ancora oggi Castore e Polluce sono raffigurati eternamente abbracciati nella costellazione dei Gemelli, uniti per l’eternità.
Dualità, legami, connessione, amore, eternità sono le tematiche che legano come una trama di fili d’oro le sei canzoni che compongono l’album.
Scrive Myky: “Nelle canzoni che compongono il mio nuovo lavoro discografico parlo di stelle, di oro, di legami indissolubili, di luce e oscurità, e ovviamente di amore, che è il motore dell’universo.
Parlare di connessioni in un periodo in cui siamo stati per troppo tempo a distanza e continuiamo a
stare a distanza, è per certi versi una sfida ma anche un’esaltazione di ciò che c’è di più bello: il
legame, il legame tra i propri simili, in generale tra le persone
Scrivere canzoni per me è sempre terapeutico, e questa volta in particolare, la musica è più che mai
un’ancora di salvezza.
“Gemini” è come un fiore di loto, come uno spiraglio di luce in mezzo al buio.
Ho scritto queste canzoni in uno dei periodi più difficili per me, e proprio per questo, ogni singola
nota vuole celebrare la VITA, la luce e tutto ciò che di bello mi circonda.”
Il viaggio nell’universo profondo e affascinante di Gemini era iniziato con il primo singolo, Stars, un invito a valorizzare le proprie cicatrici, crepe e imperfezioni per dare valore alla luce della propria unicità, come insegna la tradizione nipponica del kintsugi. È stata poi la volta di Gemini, il singolo che dà il titolo all’intero progetto, un inno all’incontro dell’altro e del complementare dentro sé e fuori di sé, all’insegna di legami e connessioni ineluttabili quanto la verità, quanto l’eternità. La terza tappa è stata segnata da Free Love, un manifesto della gioia e della libertà di esprimere tutti i colori della propria anima nel nome dell’amore e della bellezza dell’unicità: perché un arcobaleno armonioso nasce solo dalla danza di tutti i colori.
A questi singoli vanno ad aggiungersi tre nuovi titoli e una versione acoustic bossa della già citata Free Love. The One fotografa un amore che è incanto, incontro, scoperta dell’altro e di sé, necessario completamento di due anime che solo attraverso la comprensione, la connessione, l’abbraccio conseguono la piena espressione del proprio essere: l’uno nel due, il due nell’uno. Essere in due per meglio riconoscere la propria unicità, e vedere due unicità ricomporsi in un’unione. Good Enough parte dall’esperienza e dal sentire personale del cantautore per diventare un canto all’orgoglio di essere se stessi, superando ostilità e avversità per distillare arte e bellezza dal dolore. Oxygen è la canzone più intima e delicata fra quelle scritte da Myky nel suo intero percorso artistico. Meriterebbe un discorso a sé per il coraggio e la poesia coi quali affronta la ferita aperta della perdita e del distacco. In questo piccolo gioiello i temi più caratteristici dell’immaginario e dell’identità di Myky – le stelle, il sorriso, lo spirito guerriero, l’amore – concorrono a intrecciare una storia che sconfigge la disperazione e restituisce calore: una storia il cui la figura del padre è presente, percepibile, accanto al suo little baby boy, al suo favourite warrior attraverso l’amore che è eternità, Infinito. Love will never die.
Questo progetto artistico, frutto di una ricerca approfondita nei miti classici, nella simbologia della tradizione orientale, nelle immagini archetipiche, è probabilmente il più autobiografico nella discografia di Myky, il più coraggioso nel raccontare le connessioni fra il vissuto personale e l’esperienza universale. Vede confermata la collaborazione con Angelo Sika (Sik Studio) per arrangiamenti e produzione. La veste grafica è stata curata invece dalla Pixelove Agency di Elio Brusco, che ha saputo tradurre in immagini accattivanti ed espressive l’alchimia di ritmo e profondità che caratterizza l’album.
Il progetto vedrà il suo compimento con l’uscita della seconda parte, attesa per l’estate: Pollux, dal nome del secondo Dioscuro. I Dioscuri, che secondo la tradizione classica erano protettori delle battaglie, dei naviganti, ma anche della musica, rappresentano il perfetto emblema di questo progetto discografico. Proprio come nel loro mito, il viaggio attraverso le canzoni di Gemini ci affida un messaggio: ciò che dà accesso all’eternità, ciò che salva , ciò che è bussola, faro e porto sicuro, è l’amore.