Dal 6 all’8 Dicembre, presso la suggestiva location di Palazzo Facchi di Brescia si è tenuta la spettacolare mostra “Muse“, personale del Maestro Gino Rodella: un viaggio affascinante che, partendo dalle opere pittoriche, ha voluto ricostruirne il percorso a 360° presentando tutti gli ambiti in cui la sua arte si è espressa negli anni di carriera, dall’interior design, alla moda, dalle performance, alla scenografia, fino alle arti minori. L’inaugurazione, sabato 6 dicembre, è stato un evento unico, con un grandissimo afflusso di pubblico che, peraltro, si è protratto per tutti i giorni di apertura.
Un’esperienza unica, fuori dall’ordinario, in cui le Muse rodelliane hanno preso vita e animato originalmente le sale di Palazzo Facchi alla presenza di amici, colleghi, ospiti di prestigio e istituzioni, in primis la sindaca di Calcinato, Vincenza Corsini. Tra presentazione della mostra e dei suoi contenuti, che ha visto protagonisti la curatrice Dott.ssa Biganzoli e lo stesso Maestro Rodella, una sfilata e performance da favola con amici e modelle, che hanno consentito ai presenti di ammirare abiti e creazioni di moda, pezzi unici del maestro, si è celebrata anche la “musa” della musica, con l’esibizione eccezionale della soprano Olivia Latina e del sassofonista Carmelo Coglitore. Tanti gli ospiti, infatti, appartenenti al mondo musicale, citiamo tra tutti l’amico Silver e Max Santiglia di Skorie, che hanno indossato prestigiosi capi realizzati dal maestro.
“Muse” è stato un viaggio nell’immaginario di Gino Rodella, un titolo che coglie con efficacia il cuore della sua arte, costantemente ispirata da figure femminili. Un elemento, quello muliebre, sempre centrale, tanto da divenire caratterizzante, insieme all’estemporaneità e all’uso di materiali poveri e di recupero: un connubio che dà origine a uno stile unico, originalissimo, univocamente riconoscibile, non a caso il suo stesso logo (profilo femminile stilizzato) lo sintetizza mirabilmente.
Data la varietà dei lavori realizzati negli anni, i visitatori hanno potuto ammirare elementi di arredo, di design (grazie alla preziosa collaborazione di Michele Ceretti), ceramiche e altre produzioni, costruendosi un quadro complessivo che ha reso piena grazia alla poliedricità e versatilità che permea l’universo del Maestro.
Elemento che ha dato ulteriore valore all’esposizione è stata la Pisside aurea, modellata con argilla proveniente da Gerusalemme, cotta e bagnata nell’oro, è posta su una croce di legno di castano, materia prima locale; essa presenta inoltre, lateralmente, 4 medaglioni provenienti dalla tiara di un cardinale morto nel 1648, che rappresentano Cielo e Terra e i due papi; sotto è incisa una poesia di Giuseppe Pea e Alex Karalis. Rara occasione di ammirarla di persona, poiché presto raggiungerà la sua destinazione finale: è, infatti, intenzione dell’artista donarla alla città dell’Aquila, affinché sia collocata in Duomo, dove sono conservate le spoglie di Celestino V.
Presto l’avventura avrà un seguito, “Muse” è pensata per essere una mostra itinerante, che toccherà alcune delle maggiori città italiane, un tour che non poteva che partire dalle origini dell’artista.
Per info www.ginorodella.it
ph. Brenda Mangieri



