MILANO – Apprezzata cantante e autrice jazz in arrivo dal Salento, Elisabetta Guido tornerà a calcare per due serate i palchi di JAZZMI, il festival internazionale di jazz in programma a Milano e dintorni dal 21 al 31 ottobre di cui ormai è ospite fissa: l’artista pugliese, che vanta collaborazioni con artisti del calibro di Renzo Arbore, Javier Girotto, Fabrizio Bosso, Ares Tavolazzi e Flavio Boltro, si esibirà con il suo trio, completato dal chitarrista Martino Vercesi e dal sassofonista Mirko Fait, giovedì 28 ottobre al Moebius Milano e il giorno successivo, venerdì 29 ottobre, allo Spank (con un paio di ospiti).
Al Moebius Milano, lo scenografico spazio post-industriale di via Cappellini 25 (inizio live ore 20; ingresso con prenotazione, prima consumazione obbligatoria), Elisabetta e i suoi musicisti presenteranno il progetto “Hurry up!”: in scaletta composizioni originali e brani tratti dai repertori di alcuni mostri sacri del jazz (quali Duke Ellington, Miles Davis, Chick Corea, Charles Mingus e Thelonious Monk) caratterizzati da tempi fast e riarrangiati per l’occasione da Martino Vercesi: «Una scelta che nasce dal desiderio – spiega la cantante salentina – di misurarci come trio voce-chitarra-sax, pur in assenza di strumenti ritmici e percussivi come il basso e la batteria, con un repertorio musicalmente, ma anche fisicamente, faticoso, senza le pause che contraddistinguono le ballad».
Venerdì 29 ottobre, allo Spank di viale Bodio 25 (inizio live ore 20.30, ingresso libero fino ad esaurimento posti, prima consumazione obbligatoria), è in programma il secondo appuntamento dell’Elisabetta Guido trio feat. Alea & Nebula. Con gli affiatatissimi Mirko Fait (sax) e Martino Vercesi (chitarra) e con le giovani cantautrici Alea e Nebula, la jazzista pugliese presenterà, in anteprima nazionale, “Arabesque”, il suo nuovo album, che uscirà all’inizio del prossimo anno e che vedrà la presenza come special guest del grande trombettista Fabrizio Bosso. Alla realizzazione del nuovo disco hanno partecipato anche il contrabbassista Simone Serafini, il batterista Jacopo Zanette e Alea & Nebula in qualità di ospiti.
Registrato la scorsa primavera presso l’Artesuono Recording Studio di Stefano Amerio, a Cavalicco (Ud), “Arabesque” racchiude undici tracce in bilico tra swing e bossanova, tra samba e tango: tutti i brani sono stati scritti da Elisabetta, tranne una composizione firmata da Mirko Fait, un canto popolare salentino riarrangiato dalla leader in versione jazz e “La chitarra di fiammiferi”, brano composto da Angelo Inglese, noto direttore d’orchestra e autore di opere liriche contemporanee.
Versatile e poliedrica, Elisabetta Guido è anche pianista, arrangiatrice, docente e direttrice di coro e, come cantante, si cimenta spesso con repertori gospel e soul, non disegnando neppure incursioni nell’ambito della lirica.
Sassofonista tra i più attivi sulla scena milanese, Mirko Fait ha collaborato con musicisti quali Flavio Boltro, Antonio Zambrini, Tony Arco, Attilio Zanchi, Marco Panascia e Luca Garlaschelli.
Diplomatosi con il massimo dei voti in chitarra classica al Conservatorio G. Verdi di Milano, Martino Vercesi ha completato la sua formazione studiando chitarra jazz con Gigi Cifarelli, Adam Rogers e Pasquale Grasso. Ha collaborato con alcuni dei più noti jazzisti italiani, tra cui Luigi Bonafede, Giovanni Falzone, Fabrizio Trullu, Ares Tavolazzi, Walter Calloni, Ferdinando Faraò e Danilo Gallo.