La poesia in musica di Domenico Zumbo torna ad affascinare in “Libero di volare”, il suo nuovo singolo

La poesia in musica di Domenico Zumbo torna ad affascinare in “Libero di volare”, il suo nuovo singolo

“La musica è la luce della luna sulla cupa notte della vita”, scrisse il più celebre filosofo russo del nostro tempo, Lev Tolstoj, e la capacità di rinascita dalle tenebre interiori, il potenziale di rivalsa su noi stessi scaturito dalle sette note intrecciate al più profondo sentire dell’animo umano, resta tra i più incantevoli doni concessi ad ognuno di noi. Ed è da questo inconfutabile assunto che il brillante cantautore e attore calabrese d’adozione ambrosiana Domenico Zumbo, dopo aver dato prova della sensibilità della sua penna e dell’intensità della sua voce, torna nei digital store con “Libero di Volare”, il suo nuovo singolo intriso di tutti i colori dell’anima.

Introspezione, consapevolezza e resilienza sono le chiavi per accedere al proprio Io più autentico e sincero; gemme preziose sotterrate dalle macerie del passato, raccolte e ripulite dal dolore dei ricordi per poter costruire, giorno dopo giorno, il calamaio del nostro futuro, nel quale intingere la stilografica delle nostre speranze, dei nostri sogni, delle nostre attitudini, in qualità di esseri finalmente autonomi e indipendenti, dal giudizio di un mondo che cessa di rappresentare una gabbia per tornare ad identificarsi in una splendida e variopinta dimora senza confini, ma soprattutto ed ancor prima, da quelle etichette, da quei verdetti, da quelle sentenze e lodi arbitrali che ci auto imponiamo, intrappolandoci nei nostri stessi timori, nelle nostre stesse riserve.

Un viaggio, delicato ma potentissimo, tra i più impervi e reconditi sentieri di mente e cuore, armonizzato con dolcezza ed eleganza da una brezza sonora capace di emozionare sin dal primo ascolto, che inebria e trasporta i sensi verso una profonda e radicale trasformazione, la più ardua e meravigliosa della nostra vita, quella dal vecchio al nuovo noi.

Una metamorfosi percettiva che si concretizza in una vera e propria ricongiunzione a e con se stessi, un soffio incantato su sentimenti e pensieri in grado di svestirli dalla fuliggine per risvegliarli, come l’artista spiega:

«”Libero di Volare” per me rappresenta la rinascita, il risveglio interiore e la forza di guardare il mondo con occhi nuovi e una luce più intensa. Rappresenta la gioia, la libertà, viste da una prospettiva differente. Quando l’ho scritto mi sentivo più grande dell’età che avevo; il far emergere quell’emotività nascosta è stato terapeutico ed è questo che vorrei trasmettere a chi lo ascolta. O meglio, vorrei che ognuno, ascoltandolo, possa ascoltarsi, per provare a fare chiarezza dentro se stesso e rinascere ogni singolo istante».

Volutamente pubblicato in occasione del compleanno del cantautore per avvalorare l’accezione di una nuova genesi dalle proprie radici, “Libero di Volare” è un inno alla straordinarietà che si cela dietro e dentro ciascuno di noi, sorretto da un sound dalle tinte brit-pop, impreziosito dalla partecipazione di una band tutta al femminile e dalla direzione musicale del Maestro Massimo Carrieri, che ne ha curato produzione e arrangiamento, a cui attingere per riscoprire la propria luce interiore.

«Come gabbiani potrò volare, libero di viaggiare, libero di sognare.
Terre nuove da esplorare
».

Domenico Zumbo.

Biografia.
Domenico Zumbo è un cantautore e attore italiano nato a Reggio Calabria nel 1978. Laureato in Architettura, la sua vena creativa lo porta sin da piccolo a studiare e ad approfondire ogni forma d’Arte, in particolar modo Musica e Teatro, che, con il passare degli anni, diventano le caratteristiche più incisive del suo percorso professionale. Si forma in canto moderno, studiando e approfondendo la tecnica vocale con alcuni dei Maestri più stimati a livello nazionale, come Luca Pitteri, partecipando anche a svariati seminari. Sul fronte recitazione, studia e lavora con diversi registi e attori di teatro, tra cui Walter Manfrè, Tiziana Bergamaschi, Marilù Prati e Renato Nicolini. Assapora il Cinema con il film “La voce – Il talento può uccidere” di Augusto Zucchi” e, nel 2009, è protagonista di una storia nella docu-fiction RAI “Amore Criminale”. Nel 2011 debutta in “Cenerentola…Il Musical”, rivestendo il ruolo del principe e, nel 2017, prende parte alla rappresentazione teatrale “Lancillotto – L’amore tutto trasforma”. In occasione di “Polvere di Stelle” 2011, condivide il palco con grandi nomi della musica nostrana, come I Neri Per Caso, Barbara Cola e Davide De Marinis. Autore e compositore dei brani “Timida” e “Fiero di te” di Luana Idà e Danilo Zenzola, nel suo percorso artistico vanta l’apertura dei concerti in Calabria della cantante abruzzese Antonella Bucci in “Totalmente Bucci Summer Tour 2011”, con la quale ha duettato in “Amarti è l’immenso”, e della cantautrice Lighea, con cui ha interpretato “Il mio canto libero 2011”. A Febbraio 2014, partecipa alla prima edizione di #SANREMOCENTRIC, svoltasi nella Città dei Fiori in concomitanza al Festival della Canzone Italiana: per l’occasione, Domenico interpreta due suoi pezzi inediti e una cover di Rino Gaetano, accompagnato dal vivo da La 900 Band e le Suite String Quartet. Nel 2021 è tra gli insegnanti della quarta edizione del Talent Show “THE COACH” nella fase Academy e, nello stesso anno, rilascia sui digital store “Padroni di questo mondo”, il suo primo singolo ufficiale, impreziosito dal relativo videoclip, girato a Montecarlo. Nel 2022 incontra il Maestro Massimo Carrieri, musicista, con il quale cura l’arrangiamento e la produzione di “Libero di Volare”, un viaggio musico-emozionale tra i sentieri più impervi e reconditi di mente e cuore, una catarsi tra le note per rinascere dalle ceneri del passato ed abbracciare la propria reale natura. Introspettivo, brillante, suggestivo e dotato di una notevolissima capacità di raccontare i moti dell’anima attraverso una penna incisiva e iconografica, Domenico Zumbo è una delle proposte più interessanti del cantautorato maschile italiano contemporaneo.