Da venerdì 6 ottobre 2023 sarà disponibile in rotazione radiofonica e su tutte le piattaforme di streaming digitale “L’andirivieni” (LaPOP), il nuovo singolo de L’Iperuranio.
“L’andirivieni” è un brano che gioca con le atmosfere hip pop, una strofa fatta di cantato/parlato e un ritornello rotondissimo e divertito su dei loop. Quarto singolo estratto dal prossimo disco “La Verità è un’altra”, la canzone rappresenta il capitolo sulla Vita. Come fatto spesso in passato, le rime scorrevoli e i giochi di parole nascondono un sottotesto molto più duro rispetto all’apparenza: il peso sempre più invadente della tecnologia, l’incedere dell’analfabetismo funzionale, la crescente voglia di essere qualcuno senza fare niente e la mancanza di umanità nei confronti degli altri. Nonostante questo forsennato andirivieni che è la vita, bisogna trovare il modo di farsela passare e divertirsi. Il cantautore triestino ci riesce tramite la consueta ironia.
Il brano poggia su un beat corpulento e sintetico, come in precedenza si mantiene una forte componente elettronica e il piano di intro e ritornelli vira il sound verso dimensioni “dreamy”. Anche questa volta la produzione è stata impostata dallo stesso autore e sviluppata da Alberto Bravin (ex voce e polistrumentista della PFM, ora frontman dei britannici Big Big Train). Mix e Master ad opera di Leonardo Caminati, entrato nel team produttivo iperuranico dallo scorso singolo. Al piano Pierpaolo de Flego, tastierista e seconda voce live del progetto.
Spiega l’artista a proposito del brano: “Ho sempre portato dentro di me una forte componente egocentrica e narcisistica, ma il fatto di porre in centro se stessi non vuol certo dire che si debba per forza ignorare gli altri, prevaricarli o sbattersene quando qualcun altro sta male. L’empatia è fondamentale. Originariamente era molto più lenta e l’avevo pensata come pezzo finale del disco. Poi, quando in etichetta han sentito tutti i provini, mi è stato indicato fra i pezzi più ‘singolabili’. Siccome tenevo al pezzo non mi sono fatto ripetere la cosa due volte, l’ho velocizzata per ‘vedere di nascosto l’effetto che fa e funzionava. L’ho già detto in passato, ho scritto buona parte del prossimo album in lockdown ma senza alcun minimo interesse nel parlare di quell’attualità. Tuttavia, questo è uno dei brani maggiormente nati dall’introspezione/astrazione che quel periodo ci ha offerto. Tendo ad essere abbastanza avulso dalla politica, ma credo che questa sia la canzone più ‘politica’ che io abbia mai fatto uscire finora. Come tutti i Signori Nessuno ho tempistiche discografiche piuttosto liquide. Mentre finisco questo disco, però, ho già idee per il futuro. Voglio avvicinarmi ulteriormente all’elettronica.”