Guardo proprio in questo momento il comunicato su Rai2 del telegiornale che sta andando in onda in forma ridotta per garantire il servizio pubblico.
Siamo sempre più vittime di un sistema di repressione?
Nel mentre si protesta, col silenzio o con le grida, si vedono all’orizzione tagli e disaccordi tra Governo e Regioni, proprio oggi infatti un accordo non è stato raggiunto tra le due istituzioni.
Intanto chi lavora nel web da questo punto di vista è immerso in un calderone che pian piano non potrà più schierarsi: si mettono in atto tecniche per evitare di essere rintracciati o scoperti per critiche dirette o user-generated, ma la verità è che ci stiamo avvicinando ad un modello Cinese, per cui anche il web, che ha tanti pro e contro, inizia a diventare una gabbia informatica.
A mio avviso vengono limitate e danneggiate le funzioni di concetti alla base del web, come il bloggin, le comunità, i forum, i magazine e tutto ciò che può essere interazione per mezzo di commenti ed opinioni, più in generale.
Immaginate se un giorno un Governo dovesse abolire, che ne so, la possibilità di un sito di avere un blog o un blog di non poter più avere commenti o i forum, visto che per definizione sono calderoni di discussioni, non potranno più aprire?
Non mi riferisco tanto a concetti che si stanno spostando, ad esempio, verso i social network ma si può benissimo intendere la restrizione anche lì, dove magari certi funzionari accedono male e malintepretando il mezzo, una volta ogni anno e non capendoci nulla nè del senso, nè del fenomeno.
Quello che prevedo è non solo una libertà di opinione negata, ma anche una più difficile possibilità lavorativa per tutte quelle figure che in un modo o nell’altro hanno a che fare con la comunicazione!