Quando la musica valica i confini del marketing per abbracciare la sua accezione più intima e profonda, tornando a rappresentare uno dei più potenti mezzi di espressione e condivisione, il risultato è un ensemble di emozioni, che accendono i colori del cuore trasformandone le ombre in varchi di libertà e rinascita. Questo è da sempre il filo conduttore delle release di LIIA, brillante e raffinata cantautrice slovacca naturalizzata italiana, che dopo aver affascinato il pubblico con l’EP “Flowering Trees”, una sorprendente analogia tra la fioritura degli alberi e l’evoluzione interiore dell’essere umano, attraversa le corde del cuore con “Hold on”, una carezza sensoriale sospesa tra la raffinatezza dell’indie, il calore del soul e l’immediatezza del pop.
Traendo dall’arcobaleno emotivo-sensoriale che alberga in ciascuno di noi, l’artista formatasi alla Beverly Hills Playhouse che ha fatto della versatilità, della sperimentazione e della raffinatezza autorale la sua cifra stilistica, presta la sua voce inconfondibile ad un’impeccabile richiesta d’aiuto tradotta in musica, un raffinatissimo fluire di liriche capace di trasformare un’incessante tempesta interiore in una rigenerante pioggia estiva, un limpidissimo ruscello di serenità da cui abbeverarsi per tornare ad amare la vita.
Ogni essere umano, nel corso della propria esistenza, sperimenta sensazioni di frustrazione, impotenza, inadeguatezza; condizioni che nella loro silente costanza, paralizzano giorno dopo giorno, arrivando a bloccare le emozioni, ad assiderare totalmente anima e cuore, fino all’apatia, fino all’indolenza.
“Hold on”, letteralmente “resisti”, è un inno alla resilienza, un punto di incontro tra le aspettative disilluse di un futuro ormai alle spalle e un presente da cui ricominciare, togliendo gli ormeggi a tutte quelle insicurezze e paure che ci hanno sempre impedito di salpare verso i nostri sogni, accettando l’oggi e agendo – non aspettando con inerzia – per un domani migliore, perché è nell’attesa partecipata che si rinasce, da se stessi, in se stessi.
«Questa canzone – dichiara LIIA – è nata lo scorso Dicembre. Stavo uscendo da un periodo molto difficile per me, e il mio producer, Jason Rooney, insistette per farmi scrivere qualcosa di nuovo. Suonerà come un cliché, ma in quel momento mi è scattato dentro qualcosa e sono arrivate dal cuore le prime parole, come se le dicessi a me stessa: “Hold on, Hold on”; “Resisti, che domani è un altro giorno”».
Un incontro in musica con chi ci circonda per ritrovare autostima e fiducia e, mediante un sano amor proprio, tendere la mano a chi vacilla, diventando una spalla – «Let me be your shoulder» – per chi si sente «heavy with the burden» («appesantito dal fardello») delle proprie ombre interiori e «paralyzed by the night» («paralizzato dalla notte») dei propri pensieri, ricordandogli che nei momenti di totale smarrimento, l’unica via da percorrere è quella del cuore, perché «Love is the way» («L’amore è la strada»).
Un brano che echeggia come un mantra e rinsalda le crepe dello spirito, sovvertendole in preziosissimi fori da cui assimilare ed irradiare tutta la luce e tutta la bellezza che appartiene a ciascuno di noi.
“Hold on”, con mix e master a cura dei Phaser Studios di Milano, è impreziosito dagli scatti di Elena Padovan e Carla Marchetta, immagini in grado di catturare con eleganza l’eclettismo di LIIA, un’artista poliglotta dall’anima cosmopolita che sa raccontare il mondo attraverso l’unica lente capace di carpire e rimandare le infinite e meravigliose sfumature dell’essere-umani, quella della verità di chi sa ascoltare il proprio cuore oltre ogni giudizio.