In Italia si stanno vivendo ormai giorni sempre più difficili.
Le recenti notizie di carattere economico fanno presagire l’avvento di una delle pagine più buie del nostro paese, così come il degrado culturale è ormai arrivato ai minimi storici.
In un paese con questi presupposti si sta allargando il divario tra ceto ricco e ceto povero e la manovra finanziaria appena approvata in cui, tra le altre cose, c’è l’entrata in vigore dell’IVA al 21% non fà che rendere lo scenario ancor più desolante.
Alla luce della povertà che sta dilagando, aumentare l’IVA significa rendere più povero il paese perchè su ogni bene/servizio cui è applicabile l’IVA ci sarà un costo extra, sostanzialmente, che l’italiano medio al momento non è più in grado di sopportare. Per cui i ricchi continueranno a spendere, mentre i poveri saranno ancora più poveri.
Questo scenario non farà che peggiorare la situazione: se da un lato i più abbienti “galleggeranno” dall’altro la massa critica, cioè quella fatta da milioni di acquirenti che acquistano beni di largo consumo, dei consumatori diventerà sempre più piccola e ciò porterà ad un ripiegarsi su se stesso del sistema economico che con questo passo vede l’inizio della sua fine.
Questo scenario non farà che peggiorare la situazione: se da un lato i più abbienti “galleggeranno” dall’altro la massa critica, cioè quella fatta da milioni di acquirenti che acquistano beni di largo consumo, dei consumatori diventerà sempre più piccola e ciò porterà ad un ripiegarsi su se stesso del sistema economico che con questo passo vede l’inizio della sua fine.