Premesso che non sono un editore, ma un fancazzista qualsiasi che legge e commenta le notizie del web, credo che il mio blog personale non sia luogo più adatto per commentare quanto titolato e dare il mio punto di vista.
Non sono un editore, perchè a quanto sto vedendo negli ultimi anni anche le più note testate giornalistiche stanno pisciando fuori dal vaso pur di accaparrarsi traffico e soldi in pubblicità, a discapito di realtà di nicchia che sono sempre state professionali e che purtroppo non vengono valutate come dovrebbero a causa dei meccanismi di visibilità e di mercato.
Detto ciò la mia personale opinione riguardo l’avere una concorrente Trans a Miss Italia è la seguente: cosa me ne fotte?
Punto primo: ogni essere umano dovrebbe avere pari diritti e dignità a prescindere dal suo credo ed i suoi gusti. Per cui se una lesbica dovesse partecipare a Miss Italia non vedo quale sia il problema. Mi pare un luogo dove si apprezzano dei corpi, non le scelte personali.
Punto secondo: il fatto di affermare che uno è trans o è gay o è quello che vuole esser lui in pubblica piazza è un problema. L’additare non ha mai portato a nulla di costruttivo. Non che ci si debba nascondere della propria condizione, ma le allusioni sono sempre state distruttive per la vita e le personalità di chi le subisce. RICORDO una certa MIA MARTINI che ha vissuto la sua straordinaria vita artistica all’ombra del fatto che “portasse sfiga”. La vera sfiga si è abbattua sul nostro popolo italico quando la morte ce l’ha portata via e non possiamo più beneficiare della sua arte. Questa è la vera sfiga.
Punto terzo: tra i miei commenti trovere notizie più o meno interessanti, commentate bene o male, o dove parlo anche di sciagure e persone che purtroppo non ci sono più. Non so se lo avete notato, ma ultimamente sto evitando questo taglio. Mi sono fatto due conti con me stesso e il marciare sulle disgrazie altrui è ben diverso che fare notizia. L’essere Trans non è una disgrazia nella misura in cui vivi in un luogo civile che ti aiuta ad esprimere la tua personalità secondo le tue inclinazioni e preferenze, sopratutto se si parla di una materia delicata ed intima come la sessualità.
Punto quarto: vaffanculo. Non sapete più dicosa parlare… e la cosa strana è che la gente conoscendo un pò di italiano pretende anche di avere contenuti da esprimere. Credo che tra sintassi e semantica, ancora una volta, ce ne passi…
Punto quinto: che tu sia trans o no. Affari tuoi. Vai avanti con le tue ambizioni e la tua vita. Meno ci pensi a questa storia e prima rimarrà solo un ricordo.
PS: non inserisco nè links e nè riferimento alla blogo-discussione in quanto non voglio fomentare e alimentare il macabro gioco delle amebe informatiche.