Quanto costa un certificato di malattia?

Da oggi meno?
Forse, è fresca fresca la notizia della proposta di certificati di malattia telematico che oggi va a minare la casta dei medici, lavoratori privi di diritti e dagli stipendi notoriamente bassi.
La preoccupazione viene proprio dalle alte sfere, dove si è precisato al Presidente del Consiglio, come il sistema telematico sia lacunoso.
Il dato più importante, di questa innovazione nella P.A., è quello relativo alla sospetta incapacità di medici, laureati e specializzati, di usare la piattaforma. Infatti se un medico non mette in atto la procedura di invio telematico del certificato, recapitato all’INPS e poi al datore del lavoratore che lo deve esibire, è prevista una sanzione.
Quindi si tornerà indietro? Di certo non vogliono essere i medici a pagare delle proprie inadempienze, soprattutto se si parla dell’emissione elettronica di un documento, cosa più difficile di una diagnosi evidentemente.
Sebbene la piattaforma, come detto, possa presentare delle inadempienze (da tecnico: non dovrebbe essere null’altro che un invio email con allegato, l’ho fatto e vi garantisco che non è un problema insormontabile -anzi…-) ma è anche vero che uno spirito più propositivo e meno ostativo sia d’obbligo vero un’ottimizzazione delle risorse -giusta o ingiusta è un’altra storia- e uso del web professionale, non solo per adescare…

Per approfondire, leggi il testo sul sito ufficiale Innovazione Gov:

Come noterete è scritto in italiano e i punti salienti sono in evidenza, alla sezione “Ecco cosa prevedono, in sintesi, le nuove norme”.