Oggi, lunedì 22 novembre 2010, è indetto uno sciopero generale della cultura: saranno così chiusi i cinema, i teatri, le sale da concerto.
I sindacati Slc-Cgil, Fistel-Cisl e Uilcom-Uil hanno indetto lo sciopero a seguito dei tagli previsti nella nuova manovra finanziaria per il 2011. Non c’è che dire: tutto converge al mondo dello spettacolo televisivo.
Da un lato si vuole uccidere la scuola pubblica e aumentare i sostegni a quella privata, così come si vuole uccidere la tradizione culturale cinematografica e concertistica italiana a scapito del piccolo schermo. Piccolo, troppo piccolo per contenere memorie e significati veri e profondi, degni della nostra buffa e intransigente nazione.
Ancora una volta, zimbelli. Uccidiamo i beni più preziosi per non si sa quale motivo…