Con grande piacere diamo il benvenuto a Foresta, artiere poliedrico che sta facendo incetta di consensi coi suoi lavori musicali. Recentemente impegnato nella promozione del lavoro RIMANGO DA SOLO, condividiamo con piacere l’intervista a Foresta, grati e onorati per il suo tempo e la cortesia riservataci! Scopriremo interessanti retroscena musicali e di vita, Foresta si aprirà a noi con quelle che sono le collaborazioni, tra le più importanti come quelle con Safe&Sound, Sony Music Italia, Universal Music, le esperienze, come Senza Dubbi, Luca Peruzzi e Matteo Sala, Jaywork Music Group, Vale la pena, Rimango da solo e i progetti futuri. Andiamo a capofitto a fondo e diamo un caloroso benvenuto a Foresta!
Com’è nata tua la passione per la musica?
La mia passione per la musica è innata, essendo cresciuto in una famiglia di artisti e musicisti, non ho potuto far altro che vivere la musica come necessità e non passione.
Come descriveresti la nascita di RIMANGO DA SOLO?
“Rimango da solo” è un elaborato musicale che è nato dopo un periodo molto pesante mentalmente e fisicamente, in cui mi sono lasciato anche travolgere sentimentalmente dalla rottura della storia d’amore di una mia cara amica! Sono una persona molto empatica, e ho vissuto un po’ sulla mia pelle il dolore di una rottura!
Il lavoro è accompagnato da un video?
Il elaborato musicale è accompagnato da un video che ho scritto io, mentre componevo il elaborato musicale stesso! Ho visualizzato nella mente la storia in immagini!
Il lavoro fa parte di una serie di uscite che culminerà in un disco?
Ho iniziato il mio percorso discografico a settembre 2020 con l’uscito del primo singolo, l’intento è quello di far uscire un EP entro la fine del 2021
In salita o in discesa. I percorsi artistici si sviluppano sempre tra mille peripezie, vuoi raccontarcele?
Voglio soffermarmi sugli ultimi 4 anni della mia vita, da quando ho iniziato la mia collaborazione con il mio attuale manager Massimo Bettalico della “Senza Dubbi”, negli ultimi 4 anni sono successe tante cose, dovute anche all’impegno che ho messo in questo percorso, ho scritto tanto, mi sono migliorato laddove prima avevo lacune e soprattutto mi sono ritrovato dopo un periodo di smarrimento totale! Oggi posso dire che è stata dura ma ho una consapevolezza nuova, e un’energia che voglio sfruttare in ogni passo che farò d’ora in avanti.
Quali sono le tue influenze artistiche?
Come dicevo all’inizio sono cresciuto in una famiglia che mi ha sempre “bombardato” di musica diversa, mio padre mi ha iniziato alla musica dei Queen, Abba, Elton John per citarne alcuni, mia madre invece mi faceva ascoltare grandi cantanti come Celine Dion, Barbara Straisand, Mina, Mia Martini. Mentre dal resto della famiglia ho preso influenze blues, rock, folk calabrese.
Quali sono le tue collaborazioni musicali?
Negli ultimi anni ho collaborato a stretto contatto con Miriam Masala (amici 2014) con la quale ho instaurato un rapporto di amicizia fraterna e sviluppato il suo attuale prodotto artistico, affiancandola nella scrittura e produzione dei suoi brani e gestendo la regia del suo ultimo lavoro “Vale la pena”. Allo stesso tempo ho collaborato con i dj Luca Peruzzi e Matteo Sala dell’etichetta Jaywork per un remix del celebre elaborato musicale di Modern Talking “Cheri Cheri Lady” che sta andando molto bene a livello internazionale. Da qualche mese ho iniziato a scrivere per alcuni artisti di importanti major discografiche, sperando di poter coronare un altro sogno, quello di diventare a tutti gli effetti un autore col “bollino blu” certificato da una grande major.
E le collaborazioni con Sony Music Italia, Universal Music, Senza Dubbi e l’agenzia di stampa safe&SOUND?
Per questo singolo ci siamo affidati all’agenzia safe&SOUND di Sara Salorni, e non avremmo potuto fare scelta migliore! È bello collaborare con persone che capiscono perfettamente cosa vuoi comunicare e come, sto vivendo un momento di frenesia mista ad emozione e carica… andrò a scrivere un elaborato musicale appena finisco quest’intervista!
Quali sono i contenuti che vuoi trasmettere attraverso la tua arte?
Io scrivo sempre in un modo che vuole arrivare a più gente possibile, voglio comunicare emozioni e sensazioni che io stesso provo mentre compongo. Non ho una tematica precisa, anche se amo parlare di amore e di fiducia! Credo molto nelle relazioni, che siano di amore o amicizia non importa, amo creare rapporti veri!
Parliamo delle tue esperienze con Luca Peruzzi e Matteo Sala…
La collaborazione con Luca Peruzzi e Matteo sala è nata dal nulla, grazie ad un collaboratore in comune Lorenzo Confetta, che ci ha messi in contatto artisticamente e abbiamo creato questo elaborato musicale quasi per gioco, in realtà ha funzionato molto e siamo in cantiere con nuovi brani
Cosa ne pensi della scena musicale italiana? E cosa cambieresti/miglioreresti?
La scena italiana in questo momento la vedo bloccata di emozioni, c’è povertà di contenuti, ma mi fido molto della nostra arte italiana! Se potessi cambiare qualcosa, abolirei il mainstream, oppure includerei nel mainstream più generi! E non solo i copia e incolla della discografia! Capisco che ad oggi si fa fatica a vendere, ma non dimentichiamoci che stiamo facendo musica, non solo business.
Oltre al lavoro in promozione quale altro tuo elaborato musicale ci consigli di ascoltare?
Vi consiglio di ascoltare anche “Cosa serve” il primo singolo che ho fatto uscire due anni fa. Un elaborato musicale che è nato come flusso di coscienza, e fondamentalmente il primo elaborato musicale che ho avuto il coraggio di far uscire completamente autoprodotto.
Come stai vivendo da artiere e persona questo periodo del covid-19?
L’anno covid è stato per me fonte di ispirazione! Ho perso il lavoro che mi permetteva di pagare spese varie tra cui il mutuo, mi sono subito avvilito, poi ho pensato: prendila come una sfida a fare di più!! E così è stato! Mi sono impegnato tantissimo a creare un portafoglio clienti nell’ambito musicale, e ho creato una mia piccola agenzia di sviluppo artisti, in cui mi occupo di dare sostegno agli artisti emergenti, aiutandoli a scrivere e sviluppare i propri brani, con sessioni di vocal/life coaching, scrittura, produzione. Vorrei che gli artisti si sentissero ispirati e spinti a pretendere sempre di più da se stessi
Quali sono i tuoi programmi futuri?
Voglio concentrarmi sul mio prodotto artistico ma senza tralasciare la scrittura per gli altri artisti del panorama italiano! Vorrei riuscire a far crescere il mio nome nel circuito discografico