Straordinaria intervista oggi a Larossi, artista poliedrica che sta spopolando nelle piattaforme musicali. Recentemente impegnata nella promozione del lavoro “Solo 5 minuti”, leggiamo con senso di empatia l’intervista a Larossi, grati e onorati per il suo tempo e la cortesia riservataci! Entriamo più a fondo nella vita e nelle opere, Larossi ci condividerà con quelle che sono le collaborazioni, le esperienze, e i progetti futuri. Ma largo ai convenevoli, diamo un caloroso benvenuto a Larossi!
Com’è nata tua la passione per la musica?
Non credo sia nata in un momento specifico. È come se fosse sempre stata lì, una presenza silenziosa ma costante, una voce che mi ha accompagnato crescendo. Per me, la musica è una forma di connessione con qualcosa di più grande, quasi un linguaggio universale. È il modo in cui il mondo comunica con me e io con il mondo.
Com’è nato “Larossi” e il suo personaggio, il suo sound?
“Larossi” è il frutto di anni di ricerca personale e musicale. Volevo un’identità che fosse autentica e riflettesse la mia anima, le mie esperienze e il mio approccio al mondo. Il mio sound mescola elementi acustici e elettronici, con testi che mirano a scavare nell’intimità delle emozioni.
Come è stato concepito il lavoro “Solo 5 minuti”?
“Solo 5 minuti” è nato in un momento di grande introspezione. È un brano che parla di attimi, dell’urgenza di cogliere il presente e viverlo appieno, anche quando sembra sfuggirci. La melodia è venuta quasi di getto, come una confessione musicale.
E com’è nato il suo videoclip?
Il videoclip di “Solo 5 Minuti” è nato da una riflessione sulla semplicità e sull’ironia che permeano il brano stesso. L’intento era di rendere visibile, in modo altrettanto diretto e sincero, il messaggio di resistenza e libertà che la canzone trasmette. Con un approccio volutamente minimalista e giocoso, il videoclip ha cercato di riflettere il concetto di pausa, di riflessione, che nel brano rappresenta la ribellione contro la frenesia e le aspettative della vita quotidiana.
Il lavoro sarà contenuto in un EP/Album?
Sì, “Solo 5 minuti” farà parte di un album a cui sto lavorando, un progetto che raccoglie i miei brani più intimi e personali. È una raccolta che racconta frammenti di esperienze e sensazioni, cuciti insieme per dare vita a un viaggio emotivo e musicale.
Cos’è per te l’arte, la musica?
Per me, l’arte e la musica sono linguaggi universali che trascendono il tempo e lo spazio, strumenti attraverso cui esprimiamo emozioni, storie e visioni interiori. L’arte, in generale, è una forma di comunicazione che va oltre le parole, capace di suscitare emozioni e pensieri anche nelle sue forme più semplici. La musica, in particolare, è un’esperienza che ci coinvolge profondamente, perché ha la capacità di parlare direttamente alla nostra anima. Non è solo intrattenimento, ma una forza che può guarire, motivare e spingere alla riflessione. La musica è anche un mezzo per esplorare e raccontare sé stessi. Per me, è una ricerca continua di connessione: con me stessa, con gli altri e con il mondo che mi circonda.
Quali sono le tue influenze artistiche?
Le mie influenze spaziano da generi e artisti diversi, creando un mix che sento mio. Dal rock classico degli AC/DC, che mi ha insegnato la potenza della musica, al cantautorato moderno di Levante e Gazzelle, che riesce a raccontare storie intime e universali. Mi ispirano tanto la sincerità quanto l’energia, elementi che cerco di portare anche nel mio sound.
Quali sono le tue collaborazioni musicali?
Ho avuto l’onore di collaborare con produttori e musicisti che non sono solo talentuosi, ma anche straordinariamente umani. Lavorare con persone che riescono a comprendere profondamente il mio universo musicale e a tradurlo in suoni autentici è un privilegio che non do mai per scontato.
Quali sono i contenuti che vuoi trasmettere attraverso la tua arte?
Voglio trasmettere verità ed emozioni. I miei brani parlano di fragilità, forza e tutto ciò che c’è in mezzo. Mi interessa raccontare storie che siano universali, ma con uno sguardo personale.
Parliamo delle tue pregiate esperienze di pubblicazioni, live, concerti o concorsi?
Parlando delle mie esperienze musicali, l’ultimo brano che ho pubblicato, “Solo 5 Minuti”, rappresenta per me una grande tappa nel mio percorso artistico. Ho dedicato tanto tempo alla gavetta, facendo concerti live, cercando di affermarmi e crescere, e ogni esibizione è stata fondamentale. Quest’estate ho avuto l’onore di aprire il concerto di Rose Villain, un’esperienza incredibile che mi ha permesso di confrontarmi con un pubblico più vasto e di farmi conoscere da tante persone.
Cosa ne pensi della scena musicale italiana? E cosa cambieresti/miglioreresti?
Per quanto riguarda la scena musicale italiana, la trovo molto viva e interessante, soprattutto la nuova scena del cantautorato indie. Non cambierei nulla: la musica è bellezza e libertà, ed è fondamentale che le persone si avvicinino a quella che più le rappresenta e le fa vibrare. Sta al pubblico decidere quale musica lo colpisce, lo emoziona, e lo fa sentire compreso.
Oltre al lavoro in promozione quale altro brano ci consigli di ascoltare?
Consiglio di ascoltare “Mani Sudate” un brano che posa uno sguardo delicato sui rapporti sociali e di coppia. Il fil rouge che unisce questi argomenti è la timidezza che contraddistingue l’approccio alle differenti situazioni, un atteggiamento che spesso viene scambiato per debolezza. Da qui nasce il titolo “Mani sudate” che racchiude in una reazione fisica incontrollabile uno stato emotivo. Con questa canzone sottolineo il primato delle emozioni ed il diritto di ogni persona ad esternarle e farne una bandiera di orgoglio.
Quali sono i tuoi sogni nel cassetto?
Non penso di avere sogni nel cassetto nel senso classico del termine. La mia vita artistica è un continuo divenire, un viaggio che non punta a una destinazione precisa, ma si nutre della scoperta e della crescita. Per me, sognare significa permettere alla mia arte di cambiare e adattarsi, esprimendo ciò che sono in ogni momento. Forse il mio unico desiderio è che la musica continui a darmi questo spazio per esistere e creare.