Con grande gioia diamo il benvenuto a Francesco Ceruti, aka Lil Cerry, artista poliedrico che sta spopolando nelle piattaforme musicali. Recentemente impegnato nella promozione del lavoro Critical Story, approfondiamo con riconoscenza l’intervista a Lil Cerry, grati e onorati per il suo tempo e la cortesia riservataci! In punta di piedi ma con la curiosità di un bambino entriamo nella musica e nella vita, Lil Cerry ci condividerà con quelle che sono le collaborazioni, come ad esempio con Red&Blue,Bit Records, le esperienze, e i progetti futuri. Tuffiamoci in questo mondo speciale e diamo un caloroso benvenuto a Lil Cerry!
Com’è nata tua la passione per la musica?
È nata quando ero piccolo: ho iniziato a suonare la chitarra, poi altri strumenti ed infine sono passato anche alla produzione musicale.
Dietro un personaggio può esserci 1, 100 o 1000 persone. Chi è Lil Cerry e il suo personaggio?
Lil Cerry è una delle mie due personalità, l’altra non è ancora pronta per uscire allo scoperto.
Da un incontro o da uno scontro, tutto può essere ispirazione. Com’è nato il lavoro Critical Story?
Critical Story è di base uno storytelling che racconta una storia senza un lieto fine, per questo brano mi ha ispirato molto la scena drill di Chicago. Il beat ha sonorità cupe e accompagna coerentemente il mood delle liriche.
Si sa che un’immagine vale più di mille parole, ma le note non sono da meno! Il lavoro è stato valorizzato da una clip?
Penso sia importante che un progetto musicale abbia anche una parte visiva:
la musica è un racconto ed ha bisogno di essere valorizzata dando vita al suo immaginario anche attraverso l’aspetto visivo.
Il lavoro fa parte di una serie di uscite che culminerà in un disco?
Esatto, sto lavorando al mio primo disco. Ho intenzione di creare un album in cui coesistano diverse sonorità che mi diano la possibilità di spaziare tra diversi generi.
Com’è stato il percorso dall’esordio ad oggi?
Non è cambiato, penso di essere ancora all’inizio.
Quali sono le tue influenze artistiche?
Le mie influenze artistiche provengono da gruppi come i Nirvana e i The Cure e da artisti come 2pac, King Von, Jimi Hendrix, Chief Keef e molti altri.
Quali sono le tue collaborazioni musicali?
Al momento non ho collaborazioni in cantiere, ho intenzione di fare pezzi miei per il momento perché sento di avere ho molto da dire, ma per il futuro ho in mente molti progetti su cui mi piacerebbe fare dei featuring.
E le collaborazioni con Red&Blue e Bit Records nel lavoro in promozione?
Si, sto ancora collaborando con loro.
Quali sono i contenuti che vuoi trasmettere attraverso la tua arte?
Voglio far sapere che Lil Cerry è un personaggio che sa cambiare genere in ogni brano e che non ha nessuna intenzione di creare dei prodotti che siano uno uguale all’altro.
Parliamo delle tue pregiate esperienze di pubblicazioni, live, concerti o concorsi?
Per ora ho fatto un solo live, è stato figo e mi piacerebbe farne altri, ora però vivendo negli Usa la vedo difficile, ma appena tornerò tenetevi pronti.
Cosa ne pensi della scena musicale italiana? E cosa cambieresti/miglioreresti?
Non ho mai seguito la scena italiana molto attentamente, penso però che le scene drill e trap si stiano evolvendo bene con sempre maggiori influenze americane, anche se noto che non abbiamo ancora trovato un vero e proprio stile nostrano. Cosa cambierei? Aggiungere Lil Cerry alla lista dei big della scena.
Oltre al lavoro in promozione quale altro brano ci consigli di ascoltare?
Vi consiglio di ascoltare il mio singolo precedente, Black Haze. Vi suggerisco anche di stare all’erta perché ho ancora molto da dire e da fare quindi: stay tuned!
Come stai vivendo da artista e persona questo periodo del covid-19?
Lo sto vivendo abbastanza bene, mi sento ispirato e questo è ciò che conta. Non mi fermerò finché il nome Lil Cerry non entrerà definitivamente nel Game.
Quali sono i tuoi sogni nel cassetto?
Diventare internazionale.