Da 41 12 a tutta la sua vita, giù la maschera per DIMEZZO

Da 41 12 a tutta la sua vita, giù la maschera per DIMEZZO

Straordinaria e interessante intervista oggi a DIMEZZO, artista poliedrica che ci sorprende coi suoi prodigi artistici. Recentemente impegnata nella promozione del lavoro 41 12, pubblichiamo con estremo interesse l’intervista a DIMEZZO, grati e onorati per il suo tempo e la cortesia riservataci! Entriamo più a fondo nella vita e nelle opere, DIMEZZO si aprirà a noi con quelle che sono le collaborazioni, come ad esempio con Alessandra Placidi, le esperienze, e i progetti futuri. Andiamo a capofitto a fondo e diamo un caloroso benvenuto a DIMEZZO!

Com’è nata tua la passione per la musica?
Mio padre è un musicista, e sono letteralmente nata tra gli strumenti musicali, cd e musica ovunque. Ho sempre amato la musica, ho iniziato subito a studiarla e comprenderla, sia suonando strumenti musicali che cantando, fino a quando mi sono lanciata nella scrittura, per poter finalmente usare la musica non solo come studio e divertimento ma anche come mezzo per esprimere ciò che ho dentro e arrivare al cuore delle altre persone. 
 
Com’è nato “DIMEZZO” e il suo personaggio, il suo sound?
 
DIMEZZO è l’unione del mio cognome, “Di Mezzo”, ma non è solo questo; è il nome perfetto perché mi identifica molto, sta a significare che sono un anima “divisa” in tante parti, tante sfumature, belle e brutte, ma tutte in ogni caso parti di me. Il mio sound è un’unione dei diversi generi musicali che hanno sempre accompagnato la mia adolescenza, uniti poi all’elettronica, una passione più recente ma davvero affascinante.
 
Da un incontro o da uno scontro, tutto può essere ispirazione. Com’è nato il lavoro 41 12?
 
41 12 è nato per gioco. La mia intenzione era quella di scrivere una canzone estiva spensierata, ma non ho mai amato le canzoni troppi banali o commerciali. Al tema dell’estate ho associato quello del viaggio, ed è stato in quel momento che ho avuto l’idea di usare le coordinate della mia città preferita, nella quale ho vissuto momenti indimenticabili, come simbolo del viaggio, dando così alla canzone un titolo con un numero apparentemente casuale, non sense, ma per me molto significativo. Il resto della canzone parla di tanti aneddoti estivi della mia vita, e anche di quella di tutti noi ragazzi.
 
E com’è nato il suo videoclip? 
 
Siccome la canzone dice “sembra Tokyo dall’alto questa Rimini” ho pensato che fosse perfetto ambientare il video a Rimini, in estate, con un gruppo di amici, riprendendo il tema del viaggio e dell’avventura.
 
È prevista l’uscita di un disco?
 
Per ora non è prevista, anche se ci sono diversi brani che aspettano di essere pubblicati, però per ora procediamo con un singolo per volta, ma chissà !!
 
Quali sono le tue influenze artistiche?
 
Ultimamente mi sono lasciata molto ispirare da Dua Lipa, o da Ed Sheeran, ma sicuramente artisti come Beyoncé, Michael Jackson, Bruno Mars, Stevie Wonder, Alicia Keys, o anche Elisa in Italia, che ho sempre ascoltato, mi hanno da sempre influenzata.
 
Quali sono le tue collaborazioni musicali?
 
In questi 2 singoli ho collaborato con il produttore Alex Bagnoli, che mi ha aiutata con gli arrangiamenti e la musica, mentre ho ricevuto diversi pareri e consigli sui testi da Marco Baroni. 
 
Quali sono i contenuti che vuoi trasmettere attraverso la tua arte?
 
Sicuramente l’accettazione di sé, e il sentirsi liberi, temi davvero importanti per me in questo periodo della mia vita. In 41 12 anche la rivoluzione, la voglia di cambiare le cose, di respirare aria nuova. 
 
Progetti a breve e lungo termine? 
 
A breve, l’uscita di un terzo singolo. A lungo termine preferisco lasciare un po’ di suspance, per divertimento o per scaramanzia, bo!!