Da “Contro il tempo” a tutta la sua vita, giù la maschera per Blue Rose

Da “Contro il tempo” a tutta la sua vita, giù la maschera per Blue Rose

Con grande gioia diamo il benvenuto a Blue Rose, artista poliedrica che sta raccogliendo ampi consensi sulle piattaforme digitali e non solo. Recentemente impegnata nella promozione del lavoro “Contro il tempo”, pubblichiamo con estremo interesse l’intervista a Blue Rose, grati e onorati per il suo tempo e la cortesia riservataci! Affronteremo perciò aspetti musicali e di vita, Blue Rose ci condividerà con quelle che sono le collaborazioni, le esperienze, e i progetti futuri. Ma largo ai convenevoli, diamo un caloroso benvenuto a Blue Rose!

Com’è nata tua la passione per la musica?
Da quando ero piccola ricordo che sono sempre stata attratta dalla musica, avevo sempre voglia di canticchiare tutte le sigle dei cartoni animati. Per questo a 8 anni decisi di iniziare a studiare canto. Li ho assistito anche a delle lezioni di pianoforte di una mia amica e imparando le prime note al piano ho iniziato anche lì a suonare qualcosa ad orecchio. A 12 anni ho scritto il mio pezzo che ho ripreso anni dopo riarrangiandola in “Ma no”.

Usa tre aggettivi (e perchè) per descrivere “Blue Rose” e il suo personaggio…
Direi curiosa, perchè mi piace sempre sperimentare con la musica e i suoni, cercare nuovi orizzonti musicali. Profonda perchè mi sento una persona che cerca sempre di andare in profondità nelle cose, non rimango superficiale. Sincera, una delle cose che penso siano importantissime nella vita è essere chiari e veri e io per fortuna non riesco proprio ad essere falsa.

Prima l’uovo (il testo) o la gallina (la musica). Com’è stato il processo di creazione di “Contro il tempo”?
È nato tutto dall’intro di piano, stavo studiando un esercizio di Groove dagli esercizi del maestro e tastierista Michele Papadia e da lì ho continuato a suonare gli accordi e creare contemporaneamente melodia e testo.

Il lavoro è accompagnato da un video?
Si, il video è stato fatto in studio con l’etichetta Upmusic. Usando i colori che più mi rappresentano, rosa e blu insieme.

Il lavoro fa parte di una serie di uscite che culminerà in un disco?
No al momento sono solo singoli.

In salita o in discesa. I percorsi artistici si sviluppano sempre tra mille peripezie, vuoi raccontarcele?
Diciamo che è un periodo un po’ particolare della mia vita e si riflette ovviamente nella mia musica. Nonostante però, a volte, la frustrazione che può dare questo lavoro sento che voglio continuare ad investire nella musica, perchè semplicemente fa parte di me e rappresenta quello che sono. Percorso difficile ma spero ne valga la pena.

Quali sono i contenuti che vuoi trasmettere attraverso la tua arte?
La prima cosa è me stessa, e trasmettere anche la voglia di mostrarsi sempre per quelli che si è senza troppi schemi e strutture dietro.

Parliamo delle tue pregiate esperienze di pubblicazioni, live, concerti o concorsi?
Ho fatto delle esperienze live sia in band che in duo, ora mi sto concentrando sul mio progetto solista Piano/tastiere e voce oltre ovviamente alle altre pubblicazioni di inediti che continueranno.

Cosa ne pensi della scena musicale italiana? E cosa cambieresti/miglioreresti?
Vorrei sentire un po’ più di musica onestamente, si è perso anche il senso dei soli strumentali che nei pezzi hanno sempre fatto la differenza.

Oltre al lavoro in promozione quale altro brano ci consigli di ascoltare?
Un altro brano è stanze vuote che ho pubblicato a marzo che rappresenta queste stanze interiori da cui dobbiamo uscire per vedere cosa c’è lì fuori, e poi brani un po’ più vecchi che ho autoprodotto da sola tipo Loop, Allegro ma non troppo, Who I am, Me in me e il mio primo Ma no.

Quali sono i tuoi programmi futuri?
Portare avanti il mio progetto live solista e altre pubblicazioni nei prossimi mesi.