Con grande riconoscenza diamo il benvenuto a Criphia, artista poliedrica che sta raccogliendo consensi crescenti nel pubblico italiano. Recentemente impegnata nella promozione del lavoro Inferno, approfondiamo con riconoscenza l’intervista a Criphia, grati e onorati per il suo tempo e la cortesia riservataci! Entriamo più a fondo nella vita e nelle opere, Criphia ci racconterà con quelle che sono le collaborazioni, fra le tante, quelle con Red&Blue, le esperienze, e i progetti futuri. Ma largo ai convenevoli, diamo un caloroso benvenuto a Criphia!
Com’è nata tua la passione per la musica?
Sin da piccola sognavo di arrivare a cantare su un grande palco importante proprio come facevano i grandi artisti, così all’età di 4 anni mi sono avvicinata al canto, grazie alla Cuore in Musica Academy, e me ne sono innamorata.
Cosa significa e com’è nato il nome Criphia e il suo personaggio, il suo sound?
cercavo un nome per pubblicare il mio primo inedito, scritto da me, totalmente in spagnolo. Un giorno mi misi a giocare con il mio nome e cognome fino a trovare un abbinamento a parer mio “perfetto” tra le prima 3 lettere del mio cognome “Cri” e le ultime 4 del mio nome “Phia” ecco qui che unendole ho trovato il nome “Criphia” che mi rappresenta a pieno. Il mio personaggio sono semplicemente IO. Tutte le mie mosse, le mie parole, i miei comportamenti, il mio modo di vestire…è tutto totalmente spontaneo. Ho sempre avuto un irrefrenabile passione nell’ascoltare il genere “drill”, ha influenzato molto all’inizio il mio modo di esprimermi.
A volte l’ispirazione ti coglie quando meno te l’aspetti. È stato così per Inferno?
“Inferno” parla principalmente della sofferenza, della violenza fisica e mentale alle quali delle volte siamo inconsciamente vittime. Infatti, per me il testo della canzone ha un significato di liberazione, come se dopo anni io mi fossi liberata di tutta la violenza psicologica sofferta nei precedenti anni. Ho riferito questa mia sofferenza alla mia autrice e lei ha fatto tutto il resto…
E l’album da cui è estratto?
“Inferno” è solo l’inizio di un meraviglioso percorso…
Oppure è in cantiere un album che lo conterrà?
Io e la mia bro, la mia manager, abbiamo in mente tante belle cose…al momento consiglio alle persone di seguirmi sui social come instagram o tik tok per rimanere aggiornati. Mi trovate come criphiaoffical su tutti e due i social.
Cos’è per te l’arte, la musica?
Per me l’arte, la musica, è tutto…non c’è una cosa che io faccia senza musica, da sistemare la camera al viaggiare in auto…non sto MAI senza le cuffiette, le mie amate cuffiette con le quali sento la mi amata musica..non ci vivo senza.
Quali sono le tue influenze artistiche?
Attualmente Nayt, Madman, Mostro, highsnob che sono artisti italiani; invece, come artisti internazionali mi ha influenzato molto in questo periodo Lady Gaga ma anche Rihanna.
Quali sono le tue collaborazioni musicali?
Ho collaborato con la scrittura del pezzo insieme all’autrice Giorgia Brunello, e insieme al mio produttore Vittorio Conte.
E la collaborazione con Red&Blue nel lavoro in promozione?
È stata scelta come ufficio stampa dal mio manager perché lo ritiene il migliore.
Quali sono i contenuti che vuoi trasmettere attraverso la tua arte?
Voglio far capire alle persone che nella vita c’è anche il caos, che comunque non è per forza una cosa negativa. Ad esempio, il video di Inferno è stato interpretato da me in maniera “”pazza”” se vogliamo vederla così. Dato anche l’argomento di cui tratta la canzone ho deciso di far capire comunque la sofferenza che si può provare delle volte, ma allo stesso tempo rassicurare le persone e far capire loro che nella vita delle volte si può cadere (ricollegato ad una frase del testo “anche un angelo senza ali rischia di cadere”) l’importante è sapersi rialzare.
Parliamo delle tue pregiate esperienze di pubblicazioni, live, concerti o concorsi?
Ho partecipato ad alcuni contest televisivi e non, ho partecipato anche ad un concorso sulla Rai.
Cosa ne pensi della scena musicale italiana?
Non tutta la musica che c’è ora in Italia è buona, non tutti i testi trasmettono realmente qualcosa…penso che la scena musicale italiana trascuri gli artisti che magari trasmettono sentimenti o storie attraverso i testi o nel loro modo di cantare lasciando spazio a cosa va “forte” in quel momento.
E cosa cambieresti/miglioreresti?
Secondo me dovremmo iniziare ad ascoltare veramente i testi delle canzoni, ascoltare realmente il sentimento che vuole trasmettere l’artista…
Oltre al lavoro in promozione quale altro brano ci consigli di ascoltare?
Vi consiglio di ascoltare il mio primo inedito dal titolo “Dimelo” scritto appunto da me, è un reggaeton, il testo è in spagnolo e parla di una relazione tossica…dove il ragazzo vuole la ragazza, ma va e viene nella sua vita come se lei non avesse sentimenti. Lei si chiede come conquistarlo senza ricevere mai una risposta.
Quali sono i tuoi sogni nel cassetto?
Sogno di continuare a cantare, sogno che il mio fuoco non si spenga mai, e che la musica mi accompagni per sempre.