Andrea Zarbo, artista classe ‘99, nato e cresciuto a Torino. La sua passione per la musica nasce all’età di 12 anni, grazie all’influenza dai suoi idoli Fabri Fibra, Marracash, i Club Dogo ed Emis KIlla. Ha già aperto alcuni live: per esempio Amill Leonardo e Inoki, Shiva e Boro Boro. Ha vinto vari contest freestyle e partecipato al Tecniche Perfette-Piemonte (uscendo contro Drimer) e al Flexin Events Piemonte.
Attualmente impegnato nella promozione del singolo “Da zero”, oggi ci concede questa intervista dove possiamo leggere tutta la sua carica musicale ed artistica. Ringraziandolo per il tempo e la cortesia concessaci, leggiamo di più sul mondo di EXTRAZ!
Com’è nata la passione per la musica?
Il mio amore per la musica è nato alle medie, quando mi sono avvicinato all’hip hop. Quella che è iniziata come passione, nel giro di un paio di anni passati tra contest di freestyle, studi di registrazione, live, era diventata il mio stile di vita. Vivo per lei perché è l’unica che mi ha ascoltato.
Come nasce lo pseudonimo “EXTRAZ”?
Nella mia vita ho sempre puntato al massimo, dando sempre me stesso per ciò in cui credo. Da questo nasce Extra. La “Z” viene da un soprannome che mi davano alle medie. Odiando il fatto che tutti mi chiamassero per cognome, i miei amici hanno iniziato a chiamarmi “Z”.
Come è stato concepito il singolo “Da zero”
Ho scritto “Da zero” alla fine di un periodo difficile della mia vita durante il quale mi sono perso in una direzione che non mi apparteneva e da cui ho dovuto imparare a uscire.
È l’album da cui è estratto o oppure è in cantiere un album che lo conterrà?
“Da zero” è questo, il mio primo passo nella giusta direzione.
Quali sono le influenze artistiche?
Ascolto molto la scena americana di Chicago come Lil Durk, Lil Tjay, Polo G. In generale la mia ispirazione deriva molto da ciò che sento, ritrovandomi di tanto in tanto a scrivere anche senza beat.
Quali sono le collaborazioni musicali?
Lavoro con Mike Ross, il mio produttore da circa 2 anni. Abbiamo lavorato molto, ed oggi siamo fieri della strada che abbiamo intrapreso, ripartendo da zero.
Quali sono i contenuti che vuoi trasmettere attraverso la musica?
Voglio raccontare le mie esperienze attraverso le quali spero il pubblico si possa riconoscere, trovando nella mia musica consigli che non mi sono mai stati dati.
Parliamo delle pregiate esperienze di live, concerti e concorsi?
Come dicevo la gavetta con le battle di freestyle mi ha aiutato moltissimo nel corso degli anni, soprattutto per i live successivi. Salire su un palco per me è sempre stato più che importante, la complicità è un qualcosa di unico.
Cosa ne pensi della scena musicale italiana? E cosa cambieresti/miglioreresti?
Penso che negli ultimi anni siano state fatte grandi cose per la musica italiana. Eviterei di ammazzare l’arte per una questione di marketing.
Oltre al lavoro in promozione quale altro brano ci consigliate di ascoltare?
Vi consiglio di andarvi ad ascoltare “Panico” su Spotify, e “Me ne vado via” su YouTube, sono brani ai quali tengo molto nonostante siano passati anni.
Come stai vivendo da artista e persona questo periodo del covid-19?
Devo ammettere che questo periodo mi ha aiutato tanto, ho ritrovato me stesso e sono pronto a ripartire. Non posso nascondere a livello umano che dopo circa 1 anno la situazione sia diventata davvero pesante da sopportare, speriamo si ritorni alla normalità il prima possibile.
Quali sono i programmi futuri?
Abbiamo diverso materiale pronto tra singoli e progetti più complessi, sperando passo dopo passo di arrivare al raggiungimento dell’obbiettivo.