Nata da bambino, questa grande passione per la musica di Francesco Luz. Come egli stesso afferma << Probabilmente il gruppo che ha acceso questa passione sono stati i “Queen”. Mi ricordo che un mio cugino mi fece sentire una cassetta e fu amore al primo ascolto! >>
Impossibile dargli torto se un gruppo come i Queen ha acceso in lui la voglia di conoscere di più ed entrare nel mondo della musica.
Così come la radio, che ne ha formato l’orecchio, ascoltando i grandi classici della musica italiana, i grandi cantautori, accendendo sempre di più una irrefrenabile passione.
Oggi questa passione si traduce nell’ennesimo lavoro artistico di Francesco Luz, dal titolo “Surf”. Ennesimo perché tanto il pre e il post è degno di nota: Francesco Luz ha in serbo tante idee e sorprese che non dobbiamo perdere!
Grazie per il tuo tempo Francesco, oltre ai Queen quali sono stati i fattori determinati del tuo amore verso la musica?
I miei genitori poi sono sempre stati amanti della musica e a casa mia c’era sempre una radio accesa che passava i grandi classici della musica italiana, i grandi cantautori e anche questo ha amplificato questa passione
Come è stato concepito il singolo “Surf”?
Surf è stata scritta dal mio sodale Luigi Abramo; è lui che scrive la maggior parte dei testi delle mie canzoni e a volte ne scrive anche la musica, come in questo caso. Mi ricordo la mattina che me la fece ascoltare, parliamo di almeno 5-6 anni fa… È incredibile come per tutti questi anni il pezzo non mi sia mai uscito dalla testa e poi, durante il lockdown dello scorso aprile, ho chiesto a Luigi se potevo farne una versione mia. Ho modificato degli accordi, sostituendone alcuni, ho allungato la parte centrale aggiungendo una modulazione e ho dato questo mood un po malinconico; insomma, l’ho resa più mia.
E com’è nato il suo videoclip?
Il videoclip del brano è stato scritto e diretto dal film-maker giapponese Ari Takahashi, che ha già realizzato 3 video per altrettanti brani del mio precedente album, tutti e 3 premiati a diversi film festival tra Londra, Berlino, Los Angeles e New York. Tendenzialmente tutti i video girati da Ari nascono allo stesso modo: io gli faccio sentire il pezzo, lui lo ascolta e mi fa delle proposte; quando arriva la proposta che mi stuzzica lo comunico ad Ari che scatena tutta la sua creatività, con dei budget, ahimè, “very low”! In questo caso specifico la prima idea non mi convinceva molto, ma piano piano ha trovato la strada giusta per il giusto video. L’unica cosa sulla quale siamo stati subito d’accordo era la presenza di Fabiola Inolti come protagonista
Torniamo un po’ indietro, raccontaci di l’album “Extraordinary Men”
Extraordinary men è il mio album d’esordio, uscito lo scorso anno. È un album a cui sono molto legato nato dopo 5 anni di gestazione e che è il risultato di un mio profondo cambiamento interiore. È un disco multi genere (come è in generale la mia musica), decisamente anacronistico rispetto al mercato musicale odierno, ma secondo me valido che ha ottenuto delle ottime critiche sia in Italia che all’estero essendo cantato in inglese
Quali sono le tue influenze artistiche?
Sono influenzato da tutto quello che ascolto che sia rock, pop, blues, dance e quant’altro. Come dicevo prima, il gruppo che ho amato da bambino sono stati i “Queen” e sicuramente sono ancora influenzato da Mercury e co. ma ripeto: tutto ciò che ascolto mi influenza
Quali sono le tue collaborazioni musicali?
Per la realizzazione dei miei lavori ho collaborato con Matteo Palladini, chitarrista del gruppo prog/metal “Heartache”, che ha realizzato per me la registrazione ed il mix di tutte (tranne una) le canzoni che ho pubblicato. Per il resto tutte le collaborazioni in programma, sono state annullate dal covid purtroppo
Raccontaci le tue pregiate esperienze di riconoscimenti internazionali della tua arte?
Forse intendi dell’arte di Ari Takahashi! Perché i riconoscimenti che abbiamo ricevuto riguardano comunque i videoclip ed il merito è in gran parte del lavoro di idea, regia e montaggio di Ari. Certo, poi se le canzoni fossero state brutte, magari il risultato no sarebbe stato lo stesso…
Come stai vivendo da artista e persona questo periodo del covid-19?
La sto vivendo un po’ come tutti… attento, un po preoccupato, ma senza paura. Continuando a lavorare e a vivere con le giuste precauzioni
Quali sono i tuoi programmi futuri?
Sperando in un 2021 leggermente più sereno e tranquillo di questo 2020 funesto, ho in programma di far uscire altri singoli ogni 2/3 mesi fino a quest’estate dove spero, finalmente, che si riesca a suonare un po’ dal vivo che è una cosa che mi manca molto