Straordinaria e interessante intervista oggi a bluāstro, artista poliedrico che sta facendo incetta di consensi coi suoi lavori musicali. Recentemente impegnato nella promozione del lavoro Hentai, leggiamo con senso di empatia l’intervista a bluāstro, grati e onorati per il suo tempo e la cortesia riservataci! Scopriremo interessanti retroscena musicali e di vita, bluāstro si confiderà con noi con quelle che sono le collaborazioni, fra le tante, quelle con Red&Blue, le esperienze, e i progetti futuri. Ma largo ai convenevoli, diamo un caloroso benvenuto a bluāstro!
Com’è nata tua la passione per la musica?
La passione per la musica nasce grazie alla mia famiglia. Mio padre è un musicista e anche mia madre è sempre stata vicina alla musica. Grazie a loro fin da piccolo sono stato influenzato dai grandi classici della musica italiana ed estera; dai grandi gruppi come “Led Zeppelin” e “Pink Floyd” al cantautorato italiano come “Edoardo Bennato”.
Mi sono poi avvicinato agli strumenti prima con il pianoforte e successivamente con la chitarra. Da sempre utilizzati come valvola di sfogo e strumenti di libertà.
Dietro un personaggio può esserci 1, 100 o 1000 persone. Chi è bluāstro e il suo personaggio?
bluāstro non è un personaggio, è una parte fondamentale di me. È la parte creativa, irrazionale ed emotiva.
Nella vita sono una persona abbastanza tranquilla, razionale, che cerca di limitare i propri sentimenti, o meglio che ha difficoltà ad esprimerli. Grazie a bluāstro ho trovato il modo di parlare dei miei sentimenti in maniera libera e senza curarmi dei giudizi delle altre persone.
Da un incontro o da uno scontro, tutto può essere ispirazione. Com’è nato il lavoro Hentai?
Hentai nasce per raccontare la mia esperienza, parla proprio di quello che dicevo prima, ovvero di sentirsi chiuso e isolato, incapace di esprimere i propri sentimenti. Nella canzone ci sono tante opposizioni e credo che sia normale quando si parla di una storia vera, nella vita non può esistere solo il bello e il brutto, credo che gli opposti nascano per stare insieme.
E com’è nato il suo videoclip?
Il video nasce insieme a Lorenzo Antonini in maniera molto spontanea, ci siamo trovati senza avere troppe idee dietro se non quella di girare in uno spazio aperto e soleggiato. Il sole serviva per rispettare il mood allegro del pezzo, mentre lo spazio aperto andava in contrasto con il sentimento di chiusura descritto del brano. Trovato il posto è poi nato tutto spontaneo grazie alla bravura di Lorenzo.
E l’album da cui è estratto? Oppure è in cantiere un album che lo conterrà?
Per adesso non è in cantiera un album, sto lavorando ad altri singoli cercando ovviamente di mantenere un filo che unisce i vari brani. Un album o un EP arriverà sicuramente ma penso che ci sia bisogno ancora di un po’ di lavoro, in primis su me stesso e poi sul progetto in generale.
Com’è stato il percorso dall’esordio ad oggi?
Io credo di essere ancora nell’esordio in realtà. Ho iniziato da poco e sicuramente ho ancora tanto da far vedere e da dimostrare. Per ora sono riuscito a togliermi qualche soddisfazione, tra festival, concorsi e audizioni varie, ma sono convinto di essere ancora all’inizio del viaggio.
Quali sono le tue influenze artistiche?
Come dicevo all’inizio credo di aver avuto tantissime influenze, dai grandi gruppi rock del passato ai vari cantautori italiani. Parlando più nel moderno mi piace molto il sound di Frah Quintale e la scrittura giovane e spontanea di Giuse The Lizia.
Quali sono le tue collaborazioni musicali?
A livello di featuring ancora non ci sono state collaborazioni sul mio profilo. Ho cantato per un pezzo di musica elettronica dei “The One” che si chiama “CON ME”.
La collaborazione più grande che dura dall’inizio del mio percorso è quella con il duo di produttori “Jam Caramel” con cui ancora oggi collaborano per la produzione di tutti i miei brani.
Quali sono i contenuti che vuoi trasmettere attraverso la tua arte?
Vorrei trasmettere i valori e le emozioni che provo io in quanto ventenne, e in cui credo molti altri ragazzi si possano rispecchiare. Vorrei rimane “fresco” nelle sonorità anche magari trattando emozioni più intense e profonde.
Parliamo delle tue pregiate esperienze di pubblicazioni, live, concerti o concorsi?
Ho avuto varie esperienze in concerti o concorsi. Vari festival nazionali in cui sono arrivato in finale, come il “Fortuna Music Awards” o “IVISIONATICI”. Per quanto riguarda le pubblicazioni sono riuscito ad entrare in tre playlist editoriali di Spotify, “Anima R&B” “Fresh Finds” e “Scuola Indie”.
Cosa ne pensi della scena musicale italiana? E cosa cambieresti/miglioreresti?
Credo che la scena musicale italiana sia veramente completa. Ormai puoi trovare qualsiasi genere fatto in qualsiasi maniera ed è veramente difficile emergere. Credo che l’unica pecca sia che ormai si è persa la meritocrazia, per essere “virale” non devi per forza essere bravo, puoi anche solo fare ridere e questo un po’ mi dispiace perché ci sono tante persone brave che meriterebbero molto di più di quello che anno, ma vista la quantità di persone è veramente difficile emergere.
Oltre al lavoro in promozione quale altro brano ci consigli di ascoltare?
Sicuramente il prossimo che uscirà. Parlando invece di brani già usciti ve ne consiglio due: “Whatsapp” che molto simile ad Hentai come mood, e invece per cambiare un po’ consiglio “Formato Tascabile” che è un brano più intimo e delicato.
Progetti a breve e lungo termine?
Sicuramente adesso ci sono in programma altri singoli e tanti live/concorsi per cercare di farsi conoscere un po’. Successivamente non escludo una raccolta che potrebbe essere un EP o un album.