Incontriamo Valy  artista , vita e curiosità partendo da Crisi esistenziale

Incontriamo Valy artista , vita e curiosità partendo da Crisi esistenziale

Straordinaria e interessante intervista oggi a Valy , artista poliedrica che raccoglie consensi a go-go. Recentemente impegnata nella promozione del lavoro Crisi esistenziale, condividiamo con piacere l’intervista a Valy , grati e onorati per il suo tempo e la cortesia riservataci! Apprenderemo curiosità, vizi e virtù della musica e della vita, Valy ci racconterà con quelle che sono le collaborazioni, come ad esempio con Red&Blue, le esperienze, e i progetti futuri. Andiamo a capofitto a fondo e diamo un caloroso benvenuto a Valy !

Com’è nata tua la passione per la musica?

La mia passione nasce insieme a me, amo la musica da che ne ho ricordi.

La mia famiglia dice che abbia intonato le prime note prima ancora di saper parlare. 

Usa tre aggettivi (e perché) per descrivere “Valy” e il suo personaggio:

1.Colorata

Valy ama tutti i colori, non ne ha uno preferito ed in oltre ha mille sfumature, per Valy non è tutto bianco o nero, ci sono altre mila e mila possibilità e varianti nel mezzo.

Infine Valy fa parte della comunità lgbtq+ quindi l’arcobaleno la rappresenta.

2.Versatile

Valy non ha un genere ben definito perché la musica serve a comunicare, ci saranno canzoni up su cui ballare, ballads su cui piangere e canzoni più rock come quest’ultima con cui sfogarsi, dipende dallo stato emotivo del brano e da cosa vuole trasmettere.

3.Eccentrica

Valy è stravagante perché ha un suo pensiero ed è molto forte.

Ha ideali e messaggi ben precisi che non vede l’ora di trasmettere anche se per molto considerati scomodi.

Come è stato concepito il lavoro Crisi esistenziale?

Crisi esistenziale è un vero e proprio sfogo avuto durante il secondo lockdown, è stato un crollo emotivo cantato a squarcia gola.

Il lavoro è accompagnato da un video?

Il sarà pazzesco, innovativo e rappresentativo, per l’Italia uno dei primi video musicali creati tramite intelligenza artificiale.

Il lavoro fa parte di una serie di uscite che culminerà in un disco?

Mi piacerebbe molto, ma al momento con la qualità e la precisione che cerco di mantenere nel mio progetto non avrei a disposizione ciò che servirebbe per pensare di chiudere un disco, quindi mi limito a lavorare canzone dopo canzone al meglio delle mie possibilità nella speranza che un giorno arrivi il singolo giusto che darà una svolta alla mia carriera.

Cos’è per te l’arte, la musica?

L’arte è parte di me, è una visione, un sentimento, un punto di vista, è indispensabile.

Quali sono le tue influenze artistiche?

Potrei parlare ore facendo un’elenco di artisti che ho amato e che amo che hanno influenzato la mia scrittura.

Sicuramente tra le più influenti :

Janis Joplin ed Amy Winehouse.

Quali sono le tue collaborazioni musicali?

Al momento collaboro con la ZanteLabel con a loro volta il supporto di Needa e Alta Fonte, mentre per le produzioni ci sono Paolo Raia (amico di sempre) e Avanzi con il suo studio AVZ. 

E la collaborazione con Red&Blue nel lavoro in promozione?

È una collaborazione appena nata quindi ancora da vivere, ma le prime impressioni sono ottime!

Spero che diventi parte importante della squadra che sto creando da anni e che diventa sempre più importante e fidata.

Quali sono i contenuti che vuoi trasmettere attraverso la tua arte?

La mia arte spero che serva alle persone per non sentirsi sole nei loro vissuti, spero che tramite le mie esperienze possa far sentire capito qualcun altro.

Inoltre spero di poter parlare sempre di più di tematiche importanti che mi stanno a cuore dando la mia visione e perché anche un po’ di educazione.

Parliamo delle tue pregiate esperienze di pubblicazioni, live, concerti o concorsi?

Ho avuto la fortuna di calcare grandi palchi accompagnando un big del rap italiano ed è stato stupendo.

Ma spero un giorno di poter ricalcare gli stessi palchi come artista principale con le mie canzoni e i miei messaggi.

Sto lavorando a un mini tour per il mio rientro a terra (attualmente vivo e mi esibisco in nave)

Cosa ne pensi della scena musicale italiana? E cosa cambieresti/miglioreresti?

La scena della musica italiana è grande ed è bellissima, penso solo che ci sia un accesso (al grande pubblico) davvero limitato da fortezze incredibili, ci sono tanti artisti nell’underground che meriterebbero davvero molto, molto di più.

Promuoversi con le proprie forze è molto difficile e costoso per gli indipendenti ma farsi notare dalle grandi etichette lo è ancora di più.

Oltre al lavoro in promozione quale altro brano ci consigli di ascoltare?

Consiglio di ascoltare “Arcobaleni” se si è in cerca di spensieratezza, mentre se invece si è in piena malinconia “Addio” è perfetta per piangere.

Quali sono i tuoi sogni nel cassetto?

Un po’ come tutti gli artisti, credo, un tour di palazzetti e stadi per fare concerti incredibili.

Vorrei arrivare a stare molto bene economicamente grazie alla mia musica, per poter vivere e non sopravvivere, ma soprattutto poter aiutare gli altri.

Vorrei arrivare ad avere abbastanza visibilità da poter comunicare le tematiche che credo importanti e sostenerle in maniera utile ed efficace.