Diamo oggi il benvenuto a sonogiove, nome d’arte di Giovanni Casadei, artista poliedrico che sta spopolando nelle piattaforme musicali. Recentemente impegnato nella promozione del lavoro sonogiove, leggiamo con curiosità l’intervista a sonogiove, grati e onorati per il suo tempo e la cortesia riservataci! Avviciniamoci con garbo e curiosità al mondo musicale e personale, sonogiove ci racconterà con quelle che sono le collaborazioni, come ad esempio con ConzaPress, Formica Dischi, le esperienze, come Deejay On Stage e i progetti futuri. Entriamo nel vivo dell’intervista e diamo un caloroso benvenuto a sonogiove!
Com’è nata tua la passione per la musica?
Vivo in una famiglia numerosa di quasi tutti musicisti, faccio musica da sempre. Sono partito quando ero bambino con la batteria, poi chitarra, basso, canto e ora scrivo canzoni mie da qualche anno! Nell’ultimo anno ho creato il progetto sonogiove.
Descrivi “sonogiove” e il suo personaggio, i suoi pregi e i suoi difetti
sonogiove è emo-pop, non so come dire, se esistessero delle fragole nere, sarei quelle assolutamente. Sicuramente sono versatile e aperto a tutto, anche se a volte dovrei riconoscere di più i miei limiti però.
A volte l’ispirazione ti coglie quando meno te l’aspetti. È stato così per sonogiove?
Assolutamente si, nelle gran parti delle canzoni scritte nell’ultimo anno in particolar modo.
Tutto molto naturale e spontaneo.
Il lavoro è accompagnato da un video?
Usciranno 2 Video, un videoclip girato a Parigi, stile vlog, e una Session live del brano Aquilone Unplugged al Photophonica Studios di Riccione (che è lo studio dove ho registrato il brano).
Il lavoro fa parte di una serie di uscite che culminerà in un disco?
Si spera davvero di si, quando arriverò al disco, vuol dire che qualcosa si sarà smosso di certo.
Quali sono le tue influenze artistiche?
Nirvana, Verdena, Generic Animal, Brakence, Burbank, Fudasca, XXXTENTACION, sono un po’ un miscuglio di cose, lo so!
Quali sono le tue collaborazioni musicali?
Al momento nessun featuring musicale, lavoro sodo con la mia etichetta, la Formica Dischi e col mio prudottore Alberto Melloni. In futuro? Si vedrà.
E le collaborazioni con ConzaPress e Formica Dischi nel lavoro in promozione?
Queste sono super collaborazioni! Mi stanno dando una super mano, sono dei bravissimi e bellissimi ragazzi.
Quali sono i contenuti che vuoi trasmettere attraverso la tua arte?
Sicuramente qualcosa di sentimentale, che tu sia preso bene o male, il mood è quello giusto secondo me! Sono tutte storie e racconti super personali.
Parliamo delle tue pregiate esperienze di pubblicazioni, live, concerti o concorsi come Deejay On Stage?
Con sonogiove ho poca esperienza live, poiché ho partecipato al fighissimo contest Deejay On Stage, e all’Antefestival di Novellara. Per il resto poca roba, mi sto preparando live proprio ora, cercando di suonare il più possibile in futuro. Ho un altro progetto da anni in inglese, un altro genere e un’altra storia con la quale ho creato tutto il mio piccolo bagaglio di esperienza anche live.
Cosa ne pensi della scena musicale italiana? E cosa cambieresti/miglioreresti?
Al momento non è male, ascolto qualche artista italiano, soprattutto underground, cose un po’ di nicchia forse.
Oltre al lavoro in promozione quale altro brano ci consigli di ascoltare?
Di mio al momento non c’è niente online oltre Aquilone, però se volete ascoltare l’altro mio progetto, cercate questo brano su Spotify: Krapach – Blow e fatemi sapere!
Come stai vivendo da artista e persona questo periodo del covid-19?
In realtà abbastanza bene, ho creato tutto il progetto sonogiove dalle fondamenta per poi uscirne.
Progetti a breve e lungo termine?
LIVE.LIVE.LIVE e Singoli, tanti si spera.