Col singolo “Coppia” entra ufficialmente nel mondo discografico e si presenta a noi il cantautore Mazzini. Con un brano delicato e malinconico, con sonorità pop, l’artista ci delizia con sonorità e tematiche della vita quotidiana.
Un’artista che vuole trasmetterci la sua visione della quotidianità, facendoci vivere coi suoi occhi i nostri ricordi. Un’impresa non facile, degna di grandi artisti italiani della scena pop degli ultimi decenni: esperimento certamente riuscito col suo brano di debutto “Coppia”, invogliandoci ad ascoltare altro.
Ora che ci hai fatto incollare l’orecchio agli speaker, parlaci delle tue origini: com’è nata la tua passione per la musica?
La mia passione per la musica è nata ai tempi delle scuole medie, è stato un vero e proprio colpo di fulmine. Inizialmente amavo il pop-punk, ero totalmente affascinato dalle sue melodie orecchiabili e da come i musicisti sembrassero divertirsi nei loro videoclip tanto che passavo le ore ad aspettare che in tv trasmettessero i video dei miei artisti preferiti. Dopo poco ho iniziato a prendere lezioni di chitarra e ho capito che la musica non era per me solo divertimento ma anche un potente mezzo di espressione di cui ora non riesco più a fare a meno.
Cosa rappresenta per te il nuovo singolo “Coppia”?
È ufficialmente il mio primo singolo, è il mio primo vero passo nel mondo discografico. La scelta è ricaduta su questo brano perché penso sia lo specchio del mio modo di essere quando faccio musica: un cantautore malinconico ma non triste e a volte ironico. Spero che questa uscita possa essere un inno per chi ha voglia di essere felice “almeno part-time”.
E cosa ci dici del videoclip di “Coppia”?
Innanzitutto ti dico che, dopo averlo girato, mi sembrava di essere al cinema grazie all’odore dei pop-corn che scoppiando hanno invaso la cucina!
A parte gli scherzi ho realizzato io stesso il video, volevo che fosse alternativo rispetto ai soliti videoclip elaborati o ai lyric video, senza però “rubare la scena” al brano. Le frasi, come nei vecchi spot pubblicitari dei canali secondari, si susseguono disturbate e con strane interferenze, come se si stesse guardando un televisore mal funzionante.
La vita di tutti i giorni, può essere tanto banale quanto straordinaria e la tua essenza vuole premiare ed elevare i particolari che la arricchiscono. Quali contenuti vuoi trasmettere nei tuoi brani e quali sono le tue ispirazioni?
Con il mio progetto musicale voglio parlare di tutte quelle cose che mi sono successe l’altro giorno: amori, compagnie, lavoro, studio … Ho voglia di parlare al pubblico come se lo stessi facendo con i miei amici. Dopo anni di testi in inglese e arrangiamenti musicali complessi, ho capito che fare musica “sincera” mi fa stare bene e che, se in quello che fai ci metti dentro la tua personalità, non c’è alcun bisogno di complicarla.
Quali sono le tue collaborazioni?
Ho avuto, e avrò per le prossime canzoni, l’enorme piacere di lavorare con la produttrice Marta Venturini (Calcutta, Paola Turci, Viito, Emma Marrone, Galeffi e tanti altri) e con Massimo Colagiovanni (chitarrista live di Marco Mengoni e produttore) presso lo Studionero di Roma. Hanno saputo valorizzare la mia voce e le mie canzoni senza snaturare il modo di fare musica e questa per me è una cosa importantissima.
E i tuoi programmi per il futuro?
Dopo questo singolo ci sono altre canzoni pronte per uscire, contemporaneamente entrerò nuovamente in studio per registrarne di nuove. Spero, poi, che la situazione attuale ci permetta di continuare ad organizzare un po’ di serate live, fino ad adesso ce l’abbiamo fatta e sono molto felice di questo. Cantare e suonare davanti alle persone è come una droga, una “botta” di adrenalina a cui facciamo fatica a rinunciare!