Michele Pettinato si racconta con il suo nuovo singolo

Michele Pettinato si racconta con il suo nuovo singolo

Michele Pettinato torna dopo una breve pausa musicale con il singolo “La luce di chi si cerca”, disponibile su tutti i digital store dal 27 dicembre.

Si tratta di un brano che vuole portare un po’ di luce in questo mondo oscurato dalle brutte situazioni che sta vivendo. Michele parte da noi stessi: per migliorare quello che c’è fuori, prima miglioriamo noi. “La luce di chi si cerca” è un brano che ci invita a ritrovare quella scintilla che ci scuote e ci dà energia, che ci fa stare bene con noi e con chi ci circonda.

Per l’occasione ci abbiamo scambiato quattro chiacchiere!

Intervista Michele Pettinato

Com’è nata tua la passione per la musica?
La mia passione per la musica è nata in famiglia. Ascoltavo mio padre suonare in casa e, con gli anni, ho cominciato ad approcciarmi anch’io alla chitarra. Quando, tra un accordo e l’altro, arrivavano le prime canzoni, le tenevo chiuse nel cassetto, come se fossero qualcosa da vivere in perfetta solitudine. Con il tempo, ho imparato ad aprirmi, condividerle con gli amici fino a inciderle.

Descrivi “Michele Pettinato” e il suo personaggio, i suoi pregi e i suoi difetti
Sono una persona molto riservata, anche per questo forse ho tardato a promuovere quell’istinto artistico che forse è sempre vissuto in me. Credo nei valori dell’amicizia, della generosità, del darsi in maniera incondizionata agli altri quando chiedono aiuto. Credo tantissimo nel mio lavoro di insegnante e nella responsabilità che abbiamo per la crescita formativa e valoriale dei nostri ragazzi. Credo nel valore della famiglia, che mi ha dato tutto. I difetti ci sono, come tutti del resto. Alle volte sono un po’ permaloso nei rapporti interpersonali, con gli anni sto imparando a mettere da parte quell’istintività che spesso ti porta a dire e pensare cose sbagliate quando invece le situazioni vanno comprese nella loro totalità.

Da un incontro o da uno scontro, tutto può essere ispirazione. Com’è nato il lavoro la luce di chi si cerca?
Il brano “La luce di chi si cerca” è nato da una semplice domanda. In un contesto storico, politico e sociale in cui ci sentiamo sempre più distanti e sordi dinanzi alle fragilità del mondo, c’è qualcosa che può salvarci? Ho pensato che dentro di noi, dinanzi le brutture del mondo, possiamo accendere quella luce di umanità che ci riporta a cercare i volti degli altri, soprattutto dei più fragili. Penso alle tante solitudini del mondo, al grido di dolore degli immigrati, ai bambini violentati dalla vita, alle famiglie che affrontano le tante precarietà. Dobbiamo imparare a ritrovare gli altri, in questo modo riusciremo a riconquistare la nostra più profonda e vera umanità.

Il lavoro è accompagnato da un video?
Il brano è accompagnato da un video disponibile su youtube e sui miei canali social. Il brano sarà contenuto in un prossimo album

Com’è stato il percorso dall’esordio ad oggi?
Il mio percorso artistico è cominciato nel 2019 con la pubblicazione del brano “Per continuare a volare”. Una canzone dedicata ai miei nipoti Giovanni ed Edoardo. Nel testo racconto l’incontro con una bambina indiana. Il video è ambientato nella campagna di Noci (Ba), la mia città di origine. I bambini, con i loro giochi ci insegnano che una pacifica convivenza tra i popoli è possibile. Noi adulti dobbiamo essere coraggiosi nell’ispirarci alla purezza dei nostri bambini. Nel 2020 ho pubblicato “Un giorno nuovo sei dentro me” e “Ah, terra mia”, una canzone che parla di partenze, quelle di chi lascia il sud per cercare fortuna e lavoro altrove. Nel 2022 ho pubblicato un brano in acustico dal titolo “E poi il futuro”, un pezzo introspettivo che mette assieme il valore del tempo e quello delle emozioni che attraversano la nostra vita.

Quali sono le tue influenze artistiche?
Le mie influenze artistiche guardano a tutto il cantautorato italiano ed estero. In Italia credo che la forma canzone sia stata rivoluzionata da Lucio Battisti, è lui il vero innovatore e ancora oggi i suoi pezzi ispirano tanti cantautori. Apprezzo tutta la sua discografia, anche quella dei famosi “dischi bianchi” degli ultimi anni. Mi piacciono molto anche i pezzi di James Taylor, il timbro intimistico delle sue canzoni e il suo modo di suonare la chitarra, con quegli accordi che sembrano accarezzare l’anima.

Quali sono le tue collaborazioni musicali?
Per le mie canzoni collaboro da sempre con il M° Donato Fumarola, un pianista di formazione jazz che cura gli arrangiamenti delle mie canzoni. Fumarola è anche autore della musica di “Ah, terra mia”. Tra gli amici musicisti importanti c’è anche il chitarrista e bassista Nico Vignola.

E la collaborazione con Brainstorming Music nel lavoro in promozione?
Sono felice soddisfatto della collaborazione con Brainstorming music. E’ un lavoro fantastico di promozione quello che stanno facendo per me su tutte le piattaforme musicali e digitali. E’ importante per un cantautore essere affiancato da professionisti della comunicazione come quelli di Brainstorming music. Li ringrazio.

Quali sono i contenuti che vuoi trasmettere attraverso la tua arte?
Nelle mie canzoni parlo dell’amore declinato nelle diverse possibilità che la vita ci offre. E’ un amore che si trasforma in impegno, in voglia di non arrendersi agli ostacoli della vita. E’ qualcosa che nasce dai volti dei nostri bambini, che si lega alle radici della nostra terra. E’ un amore che diventa passione civile in “La luce di chi si cerca”. La musica è un veicolo importante, e qualcosa penetra in profondità nelle nostre emozioni e azioni.

Parliamo delle tue pregiate esperienze di pubblicazioni, live, concerti o concorsi?
Ho partecipato a diversi concorsi dedicati a canzoni inedite. Il più importante è stato quella della partecipazione nel 2024 alle selezioni del Premio “Gianmaria Testa”, famoso cantautore scomparso nel 2016. Qualche anno fa ho partecipato ad un live che si è svolto nei mesi immediatamente successivi alla grande ondata del covid. Eravamo con le mascherine all’aperto. La musica, anche in quella circostanza, è riuscita a trasmettere tanta speranza attraverso la voce degli artisti presenti.

Cosa ne pensi della scena musicale italiana? E cosa cambieresti/miglioreresti?
L’attuale scena musicale italiana sta attraversando dei grandi cambiamenti. C’è una nuova generazione di artisti che si sta affacciando sulla scena. Stanno cambiando i testi, gli arrangiamenti e le melodie. La musica e le canzoni rispecchiano le epoche che viviamo. I giovani cantautori vanno sostenuti. La cosa che mi dispiace è ascoltare talvolta dei testi offensivi di alcune canzoni, in modo particolare nei riguardi delle donne. Penso alla violenza espressa nei testi di alcuni pezzi “Trap”. Le canzoni, anche quando vogliono esprimere un malessere esistenziale, non possono e non devono veicolare violenza.

Oltre al lavoro in promozione quale altro brano ci consigli di ascoltare?
Sul mio canale youtube e su tutte le piattaforme digitali è possibile ascoltare tutti i miei brani. Ogni pezzo racconta una parte di me ed è bellissimo condividere queste emozioni con il pubblico che mi segue.

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