Oggi vi presento una cantante esplosiva, come la sua terra. Si tratta di Moga che da Cefalù contamina isole e penisola italiane con la sua carica e le sue canzoni tutt’altro che scontate. Cantautrice caratterizzata da testi impegnati, ma diretti, che riesce a coniugare argomenti profondi e sentiti a una musica moderna, Moga ha appena pubblicato il singolo “Fuitina” – termine dialettale siciliano che in italiano si traduce in “fuga d’amore” – col suo inconfondibile stile vuole rompere le catene di certe ipocrisie e retaggi del passato. “Una donna dietro le apparenze” è il titolo dell’EP che contiene il nuovo brano di Moga, è un titolo che ci lascia presagire lo spirito di Moga, che ritroviamo nell’interessante incontro di cui leggerete a seguire.
Ciao Moga, grazie per il tuo tempo! Com’è nata la tua passione per la musica?
Sono fortunata perchè nella mia famiglia amano tutti la musica, mio nonno ha regalato ad ognuna delle sue figlie uno strumento musicale, a mia madre regalò una chitarra ed io ho iniziato a suonare proprio con quella, la mia sorella maggiore ha una bellissima voce ed io iniziai a cantare con lei poi partecipai anche alle selezioni dello zecchino d’oro cantando “bolle di sapone” e da lì non ho più smesso.
Quanto conta la tua terra e le tue origini nella musica che fai?
Il mio bagaglio musicale ha vari aspetti, tra cui il folk. Essendo cresciuta con quelle sonorità e iniziando a cantare anche in dialetto, non potevo far mancare nel mio primo EP le mie origini.
Chi è nato su un’isola secondo me ha un legame viscerale con la propria terra, ed io lo sono ancora di più da quando mi sono trasferita.
Per tutti gli artisti, l’incontro è parte integrante del proprio bagaglio. Puoi vivere la tua arte con 1000 persone, ma solo poche riusciranno a segnarti. Anche un incontro rapido, ma denso di significato può cambiarti. Chi e cosa ti ha aiutato a crescere come artista?
Avevo smesso di fare musica, poi ho incontrato Francesco Silveri che ha creduto in me sin da subito e abbiamo iniziato a scrivere qualcosa insieme, ho lavorato tanto su me stessa e penso che ogni cosa che ti accade nella vita in qualche modo ti segna e a me tutto questo mi ha aiutato a scrivere e a dire la mia. Lui è venuto a mancare un’anno fa e tutto il mio Ep lo dedico a lui…e non smetterò mai di ringraziarlo perchè senza di lui non avrei mai ricominciato e adesso ho solo voglia di far sentire la mia voce e la mia musica.
Quali sono le tue collaborazioni musicali più importanti e significative?
Questa domanda si ricollega alla precedente, senza il mio passato non sarei cresciuta ne artisticamente ne personalmente. Adesso ho avuto la fortuna di incontrare la mia attuale manager Miriam Baccinetti. Con lei stiamo lavorando bene cercando dei canali per far conoscere la mia musica, sia nei live; dove ho la fortuna di lavorare con ottime musiciste che mi accompagnano e arrangiamo insieme i miei brani. Sia a livello social dove anche li devi utilizzare delle strategie di comunicazione che ti permettono di farti conoscere.
Cosa rappresenta “Fuitina” il tuo nuovo brano in rotazione radiofonica, rispetto agli stereotipi di oggi?
Fuitina è una parola in dialetto siciliano e vuol dire “fuga”.
Fuga per la propria libertà.
Fuga dai pregiudizi.
Fuga dall’eteronormatività imposta dalla società.
Ancora oggi ci sono genitori che voltano le spalle ai propri figli solo perchè amano una persona dello stesso sesso o perchè hanno una visione differente rispetto alla loro. Questa Fuitina è una fuga a lieto fine… dove un padre scopre che i pregiudizi e gli stereopiti sono niente a confronto del bene che si ha per una figlia e che “l’Amore è di chi lo vive” e il resto non conta.
Seguirà un album?
Sto già lavorando a altre canzoni, ma penso che un’album per un’artista emergente indipendente debba venire più in là. Preferisco al momento lavorare su un’altro EP e singoli.
Programmi per il futuro?
Portare in giro per le città d’italia il mio Ep e suonare suonare suonare.