Quattro chiacchiere col talento puro di Alessandro Liberini

Quattro chiacchiere col talento puro di Alessandro Liberini

Con grande riconoscenza diamo il benvenuto a Alessandro Liberini, artista poliedrico che raccoglie consensi a go-go. Recentemente impegnato nella promozione del lavoro Che Ti Manca, pubblichiamo con estremo interesse l’intervista a Alessandro Liberini, grati e onorati per il suo tempo e la cortesia riservataci! Scopriremo interessanti retroscena musicali e di vita, Alessandro Liberini ci condividerà con quelle che sono le collaborazioni, fra le quali con Red&Blue, le esperienze, e i progetti futuri. Tuffiamoci in questo mondo speciale e diamo un caloroso benvenuto a Alessandro Liberini!

Com’è nata tua la passione per la musica? “Alessandro Liberini” vogliamo sapere di più dei tuoi superpoteri…!
Grazie anzitutto dell’attenzione e per il “superpoteri”, mi piace ! In realtà parlerei di
“benedizione”, perché la musica è una sorta di dono in effetti. Da piccolo , sono sempre stato attratto dagli strumenti, dal ritmo , dai suoni . Ricordo che giocavo con una chitarra quando andavo in casa di un mio cugino molto più grande di me, o con un pianoforte in casa di altri parenti …

Come è stato concepito il lavoro Che Ti Manca?
Un pomeriggio ero in casa, a tavola scorrendo tra alcuni post sul cellulare. Ad un certo punto sono corso al pianoforte e ho cominciato a scrivere, in uno stato mentale in cui adoro trovarmi, quando ne ho la fortuna. Tutta la canzone è uscita lì, ad eccezione dello special/bridge, che è nato successivamente in studio in un momento di intuizione condivisa col mio amico e produttore artistico Daniele Ingrati.

E com’è nato il suo videoclip?
Per questo video volevo fare qualcosa di più “autoriale”, senza band o particolari scenografie. Volevo uscisse la sostanza, e il concetto della canzone. Per questo mi sono affidato a Daniele Tofani, col quale abbiamo giá realizzato il videoclip di “Qualcosa cambierà “ lo scorso anno . I personaggi di varie fasce d’età, rappresentano la condivisione di alcuni sentimenti e stati d’animo, comuni a tutti al di là dell’età o estrazione sociale.

Il lavoro fa parte di una serie di uscite che culminerà in un disco?
Dopo molto tempo, il disco è pronto. Anche se è anacronistico, nel senso che oggi si va avanti sempre più a singoli , voglio pubblicarlo a breve. Per l’appunto si intitolerà “Senza Tempo”.

Cos’è per te l’arte, la musica?
L’arte e la musica nello specifico, per me sono quel momento di evasione, creatività. Quella dimensione in cui si è liberi, felici, e onesti… se non addirittura migliori !

Quali sono le tue influenze artistiche?
La mia formazione musicale è spaccata in due: da un lato ci sono le melodie e parole dei cantautori italiani che hanno fatto la storia dagli anni ‘80 e ‘90 in poi, e dall’altra le rock band americane ed inglesi dai ‘90 ai primi 2000, che mi hanno lasciato un segno coi loro sound e pezzi energici.

Quali sono le tue collaborazioni musicali?
A breve comincerò ad arrangiare alcuni miei pezzi in chiave acustica, e lavorerò insieme alla violinista Valentina Del Re , che ha collaborato con Niccolò Fabi, Maneskin e fa parte della band del programma Propaganda. Sarà una bella esperienza per far emergere ancora meglio l’essenza delle mie canzoni, grazie anche all’enfatizzazione data dagli archi, che per me rappresentano il suono dell’anima.

E la collaborazione con Red&Blue nel lavoro in promozione?
Con Red&Blue abbiamo già collaborato per altri due miei singoli (“Mai Più” e “Qualcosa Cambierà “) , e conoscendo già il loro operato, ho deciso di proseguire con loro, per raggiungere obiettivi ancora più grandi.

Quali sono i contenuti che vuoi trasmettere attraverso la tua arte?
La condivisione degli stati d’animo, questo è il motivo per cui scrivo. Scrivo per me e per chi può riconoscersi in ciò che scrivo, e magari sfogarsi, consolarsi o caricarsi con le mie canzoni!

Parliamo delle tue pregiate esperienze di pubblicazioni, live, concerti o concorsi?
Nel corso degli ultimi anni ho avuto modo di sperimentare e cimentarmi in diversi contesti live e palchi. Tra i più importanti, nonché recenti, menzionerei la mia esibizione alla finale del Premio Mogol Battisti. Era un palco enorme, e ho avuto l’onore di essere
accompagnato da un’orchestra di 32 elementi, cosa che non avevo mai avuto il piacere di fare prima. Ne conservo un bel ricordo…

Cosa ne pensi della scena musicale italiana? E cosa cambieresti/miglioreresti?
Credo ci sia una sorta di divario tra vecchia e nuova generazione, ma fondamentalmente è stato sempre così. Il nuovo che dilaga e spiazza per via dei contenuti e forme nuove e discutibili , e il vecchio che non è sempre propenso ad aperture mentali o novità. Io mi sento esattamente nel limbo, “con un piede nel passato , e lo sguardo dritto e aperto nel futuro” . Non cambierei nulla, le cose vanno come devono andare. Vorrei semplicemente rappresentare una fetta di mercato o cultura musicale non totalmente “appagata”, mettendo a disposizione del pubblico nuove canzoni.

Oltre al lavoro in promozione quale altro brano ci consigli di ascoltare?
Ovviamente tutti i miei singoli, perché ogni canzone è a sè merita attenzione, un pó come i figli. Ma se dovessi invitare un nuovo ascoltatore gli consiglierei inizialmente “Mai Più” , il mio primo singolo, che a mio parere entra subito facilmente in testa ed è molto diretto.

Progetti a breve e lungo termine?
A breve termine ci sono altri due singoli pronti, che saranno pubblicati nei primi mesi del 2024, e poi il disco intero , in cui ci saranno tutti i miei singoli più altri brani inediti. A seguire live, quanti più possibili perché ho voglia di incontrare le persone dal vivo e far conoscere le mie canzoni a chi ancora non mi ha mai ascoltato !