Accogliamo calorosamente a ROBERTA GIALLO, artiere poliedrica che sta facendo incetta di consensi coi suoi lavori musicali. Recentemente impegnata nella promozione del lavoro Web Love Story, leggiamo con senso di empatia l’intervista a ROBERTA GIALLO, grati e onorati per il suo tempo e la cortesia riservataci! Apprenderemo curiosità, vizi e virtù della musica e della vita, ROBERTA GIALLO si confiderà con noi con quelle che sono le collaborazioni, come ad esempio con Rubinia Comunicazione, Edizioni Pendragon, le esperienze, e i progetti futuri. Tuffiamoci in questo mondo speciale e diamo un caloroso benvenuto a ROBERTA GIALLO!
Com’è nata tua la passione per l’arte?
Sono stata molto fortunata. Mia madre è una pittrice e insegnava in un Istituto D’Arte, mio padre aveva una marea di dischi. Ho messo prestissimo mano ai pennelli e sul pianoforte (la prima lezione l’ho presa a quattro anni e mezzo). È stato naturale per me amare l’arte, tutta, che si trattasse di musica, arte figurativa, letteratura, cinema… fin da che io ricordi di stare al mondo. Del resto, come si fa a non amarla? Solo i bruti non finiscono nel suo vortice seduttivo. Io mi sono lasciata travolgere volentieri, e molto presto ho pensato a come poterla frequentare il più possibile, e a come, eventualmente, produrla io stessa!
Usa tre aggettivi per descrivere “ROBERTA GIALLO” e il suo personaggio…
Dinamica. Poetica. Gioiosa (ne aggiungo un quarto, apparentemente in contrasto con il terzo, “malinconica”, e un quinto, per meglio descrivere il mio personaggio, “camaleontica”).
Come descriveresti l’opera Web Love Story e perché immergerci nella sua lettura?
Web Love Story, così come ho cercato di descriverla anche con l’illustrazione in copertina, (l’ho realizzata in una delle mie notti insonni…), è un’opera misteriosa, “uno specchio indistinto del mare profondo di notte”, uno scrigno che custodisce alcuni dei miei segreti più intimi, ma al tempo stesso universali. Per questo ho deciso di “confessarmi” al mondo, perché ho compreso che solo donando la parte più profonda di me, avrei incontrato il cuore degli altri.
Ho osato denudarmi, raccontando una storia d’amore meravigliosa e al tempo stesso inquietante… mi ci è voluto parecchio coraggio! Ma desideravo ardentemente raccontare la mia storia, la sentivo “letteraria nell’essenza”, allora doveva diventare un romanzo, sì, volevo fosse anche vostra!
Ora credo proprio che tutti voi possiate ritrovarvici. La letteratura può compiere questo tipo di miracolo: avvicinarci, farci sentire affini, complici, umani, meno soli.
Studi, gavetta, sudore e soddisfazioni… vogliamo conoscere la tua storia, tutto il suo percorso!
Ci proverò indicando qualche momento saliente. Sono sempre stata una bimba poetica e curiosa, amante del canto, della musica, della pittura: a 4 anni e mezzo ho cominciato a studiare pianoforte.
Poi mi piaceva l’Opera… così ho studiato canto lirico con uno dei più grandi insegnanti italiani, Leone Magiera (accompagnatore di Pavarotti).
Dopo tanta gavetta ed essermi laureata con lode in Filosofia, mi sono dedicata “in toto” alla musica e al mio trasversale percorso artistico.
Ho avuto l’onore di “debuttare” come cantautrice aprendo il concerto di Sting a Napoli.
Poi ho conosciuto e collaborato con Mauro Malavasi e Lucio Dalla…
Ho vinto una serie di premi importanti: Premio Bindi, Premio Dei Premi Mei, Targa Kore Premio Lauzi, Premio Inedito…
Dopo questi riconoscimenti sono stata chiamata da Hong Kong
per rappresentare L’Italia al Make Music Festival HK; e ancora, grazie al sostegno della SIAE, ho portato in giro per il mondo le canzoni del Mio album “L’Oscurità di Guillaume” con il mio Astronave Gialla World tour, toccando L’Asia, L’Europa, L’America…
Ho collaborato con uno dei più grandi pianisti Jazz, Amedeo Tommasi (autore con Morricone della colonna sonora del film il Pianista sull’Oceano), con gli straordinari Corrado Rustici, Samuele Bersani, Valentino Corvino…
Ho cantato nei più bei teatri Italiani, e collaborato con lo scrittore e giornalista, Federico Rampini (corrispondente per
la Repubblica a New York), e sappiate che stiamo tornando (il terzo spettacolo con lui è in arrivo…).
Ho vinto un premio anche come migliore attrice protagonista all’ISAFF di San Pietroburgo, per il mio ruolo nel film il Conte Magico… perché ho fatto anche un film.
Ho esposto i miei quadri alla Biennale della Creatività di Verona.
Basta. Mi fermo qui. Ma consiglio una visita al mio sitoweb – www.robertagiallo.com – a chi volesse approfondire!
Quali sono le tue influenze artistiche?
Tantissime, ne cito alcune, le prime che mi vengono in mente: Lucio Dalla, Édit Piaf, Maria Callas, Bach, Beatles, Radiohead, Marina Abramovic, Debussy, Tim Burton, Nina Simone, Björk, Antony And The Johnsons, Franco Battiato, Fabrizio De André, Luigi Tenco, Janis Joplin, Carmen Consoli, Mary J Blige, I Preraffaelliti, Ildegarda, Klimt…
Da dove attingi la tua ispirazione?
Non ho un metodo, se non lo studio, la profonda osservazione del reale, l’empatia con le persone (ma anche con le piante, gli animali, talvolta anche verso gli oggetti inanimati) e al tempo stesso un modo tutto mio e innato di connettermi ad un universo parallelo dal quale attingo ogni sorta di “stimoli”, o parole sussurate, come mi piace credere, dal mio “Daimon”. Ho studiato Filosofia, e sono molto vicina anche all’idea di ispirazione greca… c’è un “daimon” in me che mi detta cosa scrivere, che mi guida nel tracciare le linee sulla tela, che mi muove da dentro, e mi fa cantare la vita, i sentimenti, e i suoi misteri!
E la collaborazione con Edizioni Pendragon nel lavoro in promozione?
Conosco da diverso tempo l’editore, Antonio Bagnoli, con cui ho anche condiviso bellissime esperienze di palco in passato. Antonio è nipote del grande poeta Roberto Roversi, autore anche di molti testi di canzoni musicati da Dalla, tra i miei preferiti “Anidride Solforosa” e “Nuvolari”; ecco, credo che il mio amore smisurato per i capolavori di Dalla e Roversi sia stato il “motore” della nostra conoscenza. Antonio ha poi ascoltato le mie canzoni e ha molto apprezzato il mio album “L’Oscurità di Guillaume”, che è la versione in musica della storia che racconto nel dettaglio nel romanzo, Web Love Story… gli ho raccontato la storia, e gli ho detto, “sai che ho nel cassetto il romanzo legato a questo album che ti piace tanto?”. E da lì, come potete immaginare, è cominciata ufficialmente la mia collaborazione con Pendragon!
Quali sono i contenuti che vuoi trasmettere attraverso la tua arte?
La mia arte racconta la vita e la morte, il terreno e l’ultraterreno, le sfumature dei sentimenti che noi umani abbiamo il privilegio di vivere nello spazio tra la nostra nascita e la nostra dipartita. Detto così sembra vago, eppure lì “mi gioco tutto”, nel cogliere queste forze agli antipodi che L’amore contiene e declina.
Il sottotesto di ogni mia opera canta questo, poi tutto ciò che mi accade, o che accade intorno a me, tutto ciò che vivo e che sento vale la pena essere raccontato è il vestito, il sembiante che do’ a queste due voci che cantano, che ascolto, e che motivano le mie produzioni artistiche, in qualsiasi modo.
Oltre al lavoro in promozione quale altra opera ci consigli?
Dovete assolutamente ascoltare il mio primo album “L’Oscurità di Guillaume”, che, come dice in prefazione Riccardo de Stefano, ” è il fratellino musicale” di Web Love Story, “un intero mondo in cui state per immergervi… un’opera sulla fantasia”…
Arrangiato insieme al grandissimo Mauro Malavasi, quel CDè stato “responsabile” del mio incontro con Lucio Dalla, che volle conoscermi dopo aver ascoltato quelle canzoni e _attenzione_ letto la mia prima bozza del romanzo “Web Love Story”, di cui poi volle produrre insieme a Mauro l’omonimo spettacolo teatrale. Sì, avete capito bene: Lucio Dalla fu tra i primi ad amare le canzoni del mio album “L’Oscurità di Guillaume” e la
storia che racconto nel romanzo Web Love Story… storia a cui si appassionò, e sulla quale, anche lui, fece tante congetture e ipotesi… ma non intendo spoilerare nulla! Dovete leggerlo!
E poi state attenti, prossimamente verrà alla Luce “Canzoni da Museo”
un album in cui ho trasformato in canzoni le poesie di Giovanni Gastel, Roberto Roversi e Davide Rondoni, un album di cui vado fiera, sostenuto dal Comune di Bologna Città Della Musica e dalla Fondazione Del Monte di Bologna… seguitemi sui miei canali social per essere aggiornati!
Come stai vivendo da artiere e persona questo periodo del covid-19?
Dopo un momento “buio” come lo è stato per tutti, ora sono rifiorita. Purtroppo questa è “la nuova realtà”, e con tutti i suoi nuovi limiti, ancora respiro, vivo, sono qui, faccio musica, dipingo, coltivo affetti. Sono Viva! Amo. Porto avanti quello che posso fare, cercando di farlo al meglio.
Quali sono i tuoi sogni nel cassetto?
Vorrei che il mio romanzo “Web Love Story”, diventasse un film o una serie Tv amata da tantissime persone.
Vorrei tornare a viaggiare per il mondo con la mia musica.
Vorrei tornare a cantare in teatro (ma si sta già avverando…).
Vorrei che il mio prossimo album piacesse a più persone possibili.
Mi piacerebbe riuscire a calcare il palco di Sanremo.
Vorrei poter tornare anche sul grande schermo…
Vorrei collaborare con Marina Abramovic, con Tim Burton, Con Antony and The Johnsons, con David Lynch… se sogno, sogno come si deve!