Sheng giovane talentuoso artista cresciuto a pane e Hip Hop

Sheng giovane talentuoso artista cresciuto a pane e Hip Hop

Oggi diamo il benvenuto a un giovane talento del rap, nato fra le braccia del freestyle e cresciuto a pane e Hip Hop. Il suo nome è Sheng, al secolo Brjan Di Biase, che inizia presto a raccogliere consensi grazie al suo primo singolo “10/08”. Attento ai dettagli a 360° Sheng si propone come artista che vuole raggiungere alti livelli grazie all’equlibrio e alla scoperta. Come leggiamo nell’intervista, che ci ha concesso con grande generosità e cortesia, troviamo un carattere out-of-the box che sicuramente ci farà sognare con i suoi brani!

Com’è nata la passione per la musica?
Fin dai primi ricordi che ho la musica mi accompagna, c’è una canzone che mi risuona in testa per ogni momento della mia vita. 

Ho capito che sarebbe stata la mia strada quando ho visto come possa farti spiccare dal piattume di un ambiente provinciale. 

Quando avevo 14 anni il rap non era ancora un genere del tutto mainstream, di conseguenza agli occhi dei miei coetanei risultava “strano”, e a me piaceva avere una dimensione tutta mia. 


Cosa significa e com’è nato il nome Sheng e il suo personaggio, il suo sound?
All’inizio avevo un altro nome, ma l ho cambiato quasi subito in Sheng, mi dava una buona sensazione. 

Era il nome di un imperatore cinese, se non sbaglio il primo a fumare erba secondo le cronache, comunque non credo di avere un personaggio, mi piace mostrarmi per quello che sono. 


Come è stato concepito il lavoro Libero?
Ero in studio con Brvss, mi ha fatto ascoltare il beat e il brano è uscito da sè senza particolari forzature. 

Punto a trasportare l’ascoltatore nel mio viaggio nel modo più genuino possibile. 

Nel caso di questo singolo, basta premere play e lasciare ogni pensiero fuori dall’ascolto. 


E l’album da cui è estratto? Oppure è in cantiere un album che lo conterrà?
Esatto, Libero è soltanto il primo tassello di un progetto più grande su cui siamo a lavoro ormai da tempo, non vedo l’ora di poterne parlare perché ci siamo connessi con realtà davvero interessanti.


Com’è stato il percorso dall’esordio ad oggi?
Alti e bassi, come in tutto. 

Sicuramente ho imparato a fare tesoro di ogni esperienza per potermi migliorare, ma posso dirmi fiero di quello che sto costruendo. 

Sembra che il pubblico stia dando un’ottima risposta, quando abbiamo suonato live è stato un delirio, e questo per un emergente è fondamentale. 

Ribadisco che la strada è ancora lunga, stiamo per uscire con il nostro primo progetto importante e spero se ne vedano delle belle.


Quali sono le influenze artistiche?
C’è molto rap, da quando sono piccolo ascolto continuamente artisti del panorama Hip-hop. Adoro la cultura che c’è dietro, soprattutto quella   americana. 

Raramente mi sposto dal mio genere principale, ma ultimamente mi incuriosisce molto il Jazz, mi rilassa e spero di approfondirlo a breve. 


Quali sono le collaborazioni musicali?
Non posso ancora parlarne, nel mio nuovo progetto ci sono featuring che ho scelto personalmente e di cui sono davvero entusiasta, sono riuscito ad alzare il livello in maniera esponenziale almeno per quanto riguarda il mio percorso.


Quali sono i contenuti che vuoi trasmettere attraverso la musica?
Cerco soltanto di raccontare com’è che vedo il mondo e lo vivo. Le mie emozioni, le mie esperienze, maturano dentro di me per un periodo, e quando è il momento lascio che scorrano per comporre un nuovo pezzo. 

Parliamo delle pregiate esperienze di live, concerti e concorsi?
Ho avuto modo di tenere vari showcase in giro per l’Italia. 

Ammetto che ci sorprese ai tempi, ma qualche evento andò anche Sold Out, non serve dire che trovandomi ancora agli inizi fu un’emozione. 

Nel 2019 sono stato anche tra i vincitori dell’“Honiro Ent Contest” a Roma, battendomela con tantissimi colleghi provenienti da tutta la penisola.


Cosa ne pensi della scena musicale italiana? E cosa cambieresti/miglioreresti?
Penso che ci troviamo in un periodo importante quanto delicato, perché stiamo finalmente riuscendo a ritagliarci uno spazio nel panorama europeo, e in parte in quello Mondiale, grazie anche ad artisti come Sfera Ebbasta ecc… Personalmente trovo la scena di oggi satura, e in pochi riescono a portare novità consistenti nei propri brani. 
Se potessi cambiare qualcosa nell’ambiente rap sicuramente vorrei più meritocrazia, ma è un problema che in questo paese va ben oltre la musica. 


Oltre al lavoro in promozione quale altro brano ci consigliate di ascoltare?
Vi consiglio di ascoltare Jetski che ha delle vibes molto positive, un antidoto alla monotonia che questo periodo storico ci sta imponendo.


Come stai vivendo da artista e persona questo periodo del covid-19?
Sembrerà strano ma il 2020 è stato un anno positivo, ho ottenuto alcune vittorie personali lavorando molto su me stesso, anche per colpa delle restrizioni che ci hanno imposto. 

Cerco di guardare l’altra faccia della medaglia, ho avuto molto tempo per lavorare sul mio nuovo progetto. 

Ad oggi, però, sento che la situazione inizia veramente a pressarmi, e spero che una soluzione si trovi nel minor tempo possibile. 


Quali sono i programmi futuri?

Molti, non lo dico per esagerare, ma ci tengo ad invitare tutti voi a tenere gli occhi aperti sulle mie pagine, perché non staremo più fermi e abbiamo materiale veramente interessante in uscita.