Un caffè con Lunanico tutto sulla sua vita e sul nuovo singolo NON BUTTARTI VIA

Un caffè con Lunanico tutto sulla sua vita e sul nuovo singolo NON BUTTARTI VIA

Con grande piacere diamo il benvenuto a Lunanico, nome d’arte di Nicolò De Carlo, performer poliedrico che sta facendo incetta di consensi coi suoi lavori musicali. Recentemente impegnato nella promozione del lavoro NON BUTTARTI VIA, condividiamo con piacere l’intervista a Lunanico, grati e onorati per il suo tempo e la cortesia riservataci! Apprenderemo curiosità, vizi e virtù della musica e della vita, Lunanico ci racconterà con quelle che sono le collaborazioni, come ad esempio con Red&Blue, Albert Edinof, le esperienze, e i progetti futuri. Entriamo nel vivo dell’intervista e diamo un caloroso benvenuto a Lunanico!

Com’è nata tua la passione per la musica?

La musica mi è stata trasmessa inizialmente da mio padre, è stato lui il primo a farmi entrare nel mondo del cantautorato italiano e a farmi conoscere artisti di quel genere musicale.

Per quanto riguarda la scrittura è nato tutto nel 2017, come un’esigenza di esprimere le emozioni che sentivo dentro di me, era un periodo un po’ triste per me e decisi, invece di chiudermi in me stesso e diventare introverso, di buttare a testo tutto quello che sentivo, e da lì è nata anche Volerai, il mio primo singolo.

 

Usa tre aggettivi (e perchè) per descrivere “Lunanico” e il suo personaggio…

Imprevedibile perché ogni song creata ha una tematica e un genere musicale differente

Lunatico perché sia nella vita privata che nella musica cambio mood molto facilmente.

Pensieroso visto che non riesco mai a smettere di pensare e a staccare il cervello ogni tanto 🙂

 

Prima l’uovo (il testo) o la gallina (la musica). Com’è stato il processo di creazione di NON BUTTARTI VIA?

Molti dei miei brani, come anche “non buttarti via”, nascono in primis dal testo, mi risulta più semplice crearmi una stesura “a cappella” dentro la mia mente per poi crearci dopo l’arrangiamento.

E com’è nato il suo video?

Il video, molto semplice, accompagna il elaborato musicale con inquadrature dall’alto al rallentatore, facendo comprendere tramite metafora, la dispersione e la l’immensità di quanto una persona possa perdersi nei pensieri e così facendo, perdere anche del tempo prezioso.


 

E l’album da cui è estratto? Oppure è in cantiere un album che lo conterrà?

“Non buttarti via” è il secondo di sei brani che formeranno un’EP futuro che uscirà nei prossimi mesi, non so ancora dirvi una data specifica, ma sicuramente qualcosa bolle in pentola!

 

Com’è stato il percorso dall’esordio ad oggi?

Molto emozionante, la prima volta che ho ascoltato un mio elaborato musicale in radio mi ha fatto uno strano effetto, ero finalmente riuscito a creare qualcosa e a farlo ascoltare alla gente, per ora sono ancora agli inizi ma è un percorso affascinante.

 

Quali sono le tue influenze artistiche?

Mio padre mi ha passato fin da piccolo l’amore per il cantautorato italiano, quindi artisti come Daniele Silvestri, Samuele Bersani, ecc.

Di mio adoro Rancore, un giovane rapper italiano con un’incredibile scrittura che mi ha sempre colpito ed emozionato, per quanto riguarda il fattore melodico invece mi entusiasma Dardust e la sua capacità di rendere moderna la musica classica.

 

Quali sono i contenuti che vuoi trasmettere attraverso la tua arte?

Ogni song ha un tema e un messaggio differente, sicuramente adoro parlare di temi tabù, di quelle tematiche di cui nessuno parla a livello mediatico ma che fanno parte della nostra vita quotidiana come la morte, il sesso e altri argomenti.

 

Parliamo delle tue pregiate esperienze di live, concerti e concorsi?

Ad oggi ho avuto solo un’esperienza live che risale ad agosto scorso, sul palco del “Longlake” di Lugano, è stata un’esperienza fantastica, mi sono trovato subito a mio agio e da lì ho capito che questa poteva essere la mia strada.

 

Cosa ne pensi della scena musicale italiana? E cosa cambieresti/miglioreresti?

Mi fa molto piacere sentire dei nuovi suoni anche provenienti da altre culture musicali, ma noto che c’è sempre meno importanza nel messaggio che si vuole dare con il proprio elaborato musicale, spero che prossimamente possa diminuire il “vuotismo” nei testi.

 

Oltre al lavoro in promozione quale altro elaborato musicale ci consigli di ascoltare?

Per ora posso consigliarvi di ascoltare il mio primo elaborato musicale, che si intitola “Volerai” e che è uscito lo scorso novembre, i prossimi brani usciranno nei prossimi mesi e vi aggiornerò periodicamente sui miei social, quindi venite a seguirmi su Instagram sotto @lunanico.mp3

 

Come stai vivendo da performer e persona questo periodo del covid-19?

Ho vissuto questo periodo di “chiusura” come un momento di riflessione, un momento nel quale ho scritto più cose, forse ispirato anche dal periodo e da tutte le emozioni che provavano la gente, belle o brutte che siano.

 

Quali sono i tuoi sogni nel cassetto?

Il mio sogno d’performer più grande è ovviamente quello di riuscire a vincere qualche concorso canoro in futuro, ma già l’essere apprezzati e capiti come cantautore, lo reputo un ottimo sogno nel cassetto.