Uno spritz con Heden eccezionale artista, vita e curiosità partendo da “Paris”

Uno spritz con Heden eccezionale artista, vita e curiosità partendo da “Paris”

Diamo oggi il benvenuto a Heden, artista poliedrico che ci vizia e seduce con la sua arte. Recentemente impegnato nella promozione del lavoro “Paris”, leggiamo con curiosità l’intervista a Heden, grati e onorati per il suo tempo e la cortesia riservataci! Avviciniamoci con garbo e curiosità al mondo musicale e personale, Heden si confiderà con noi con quelle che sono le collaborazioni, le esperienze, e i progetti futuri. Ma largo ai convenevoli, diamo un caloroso benvenuto a Heden!

Com’è nata la tua passione per la musica?

La mia passione per la musica è nata da bambino, in macchina ascoltavo e cantavo con mamma le sue canzoni preferite e un giorno ascoltai per la prima volta hotel California e provai una sensazione molto forte e penso che da lì mi innamorai perdutamente della musica.

Il personaggio può essere una maschera, protettiva quando ci esibiamo.

Per alcuni sicuramente lo è ma a me piace essere me stesso soprattutto quando canto, penso che sia quello il momento in cui mi sento sincero al 100%

Calato il sipario, chi troviamo dietro Heden e il suo personaggio?

Un ragazzo come tanti che ha trovato rifugio nella musica in un mondo a cui sente di non appartenere fino in fondo, un ragazzo che non smetterà mai di sognare e di scrivere ciò che l’anima sussurra.

Come descriveresti la nascita di “Paris”?

Come un qualcosa di bello ma inaspettato soprattutto per il periodo che stavo passando, era un periodo abbasta confuso per me in quanto non riuscivo a dare il giusto spazio all’amore e ai sogni. Ma proprio da quel momento lì ho capito che è dalle difficoltà che si risorge e paris ne è la prova.

Com’è stato il percorso dall’esordio ad oggi?

Diciamo che scrivo da quando avevo dodici anni e trovarmi ora con due singoli pubblicati su Spotify mi rende molto fiero di me, quindi sento che sto andando nella direzione giusta.

Quali sono i contenuti che vuoi trasmettere attraverso la tua musica?

Io scriverò sempre ciò che sento, ciò che vivo in  un mondo in cui vige il menefreghismo, in un mondo in cui i sentimenti sembrano non essere più importanti.

Cosa ne pensi della scena musicale italiana? E cosa cambieresti/miglioreresti?

Ci sono molti cantanti che ascolto e stimo molto ma una parte della scena italiana non mi piace, li vedo come una copia di altri.

Quali sono i tuoi programmi futuri?

Spero di realizzare a pieno il mio sogno e non smettere mai di fare musica.

E vedermi da qui a qualche anno come un esempio per tutti quei ragazzi che come me hanno un sogno in cui credono.