Zic, 23 anni, toscano, è un cantautore che nelle sue canzoni racconta le diverse sfaccettature dell’animo umano. Dopo anni di ricerca, di introspezione e di duro lavoro, affiancato dal produttore Pio Stefanini, ha creato il suo pop psichedelico. Scrivere per Zic è esattamente come guardarsi allo specchio; come entrare dentro se stesso, guardarsi intorno, capire cosa succede, per poi uscire di nuovo e raccontarlo, per questo definisce la sua musica umorale. I suoi migliori amici sono i sintetizzatori anni ’70, registratori a bobine, chitarre elettriche e drum machines. La musica di Zic è una versatile convivenza tra passato e presente, in un mondo tanto giovane e fresco, quanto complesso e sfaccettato. Non si può definire la musica di Zic all’interno di un solo genere, il suo universo è un puzzle di sonorità eterogenee. Ama la decadenza di fine secolo, il taglio di capelli di Mononoke, il berretto di Tom Morello, il sangue di Fight Club, i colori di Wes Anderson, lo charme di Mastroianni e gli occhi della Vitti. Gli piace suonare gli strumenti che hanno una storia da raccontare e gli piace la pioggia perché sa esattamente quando cadere. Esordisce nel 2017 con il singolo “Il fantasma del sabato sera”, nel 2018 pubblica l’album “Faceva caldo”, che contiene la hit “Capodanno”, per poi pubblicare i singoli “Rotelle”, “Zarro Night” e nel 2020 il disco “Smarties”, che include i brani “Top level” e “Over the top”.