Con la sua vocalità ipnotica e cristallina, dopo aver incantato e stupito nell’esecuzione di alcune cover di capolavori della musica italiana, tra cui “La Differenza” di Gianna Nannini, Maria Giulia, la brillante cantautrice italiana di origini filippine, pubblica “Anima Inquieta”, il suo primo singolo ufficiale.
Apripista e title track del suo debut album di prossima uscita, il brano è uno scrigno di emozioni e sentimenti, una carezza sull’anima nata da una profonda immersione in se stessi, un viaggio interiore guidato dalla luce della conoscenza, la conoscenza del proprio Io più autentico, la cui meta è la presa di consapevolezza delle peculiarità soggettive, di ogni sfumatura che caratterizza e contraddistingue la nostra straordinaria unicità, quel meraviglioso «dipinto confuso su tela e spray», che ciascuno di noi porta dentro sé.
Scritto dalla stessa artista e avvolto in un delicato abbraccio sonoro, “Anima Inquieta” è un autoritratto intenso e viscerale, che invita l’ascoltatore a prendere per mano le proprie fragilità, quelle «linee spezzate» tra pensieri ed emozioni che la nostra dimensione più razionale e pragmatica tende a giudicare, deplorandone i fini e cercando di mutarne i tratti, portandoci spesso a dimenticare che «tutti siamo un quadro da guardare, osservare», ma soprattutto, da «capire».
Una comprensione che non necessita di discernimento, ma, al contrario, si scontra con la ragione – «quando cerco di capire è lì che mi confondo» -, che troppo spesso annebbia il percorso del cuore ed offusca il suo tracciato – «mi perdo nella logica in un nanosecondo» -; un cammino che va ritrovato ritrovando se stessi, dando fiducia e credito al proprio istinto che «non giudica mai», perché è solo assecondando la scintilla insita in noi, che potremo davvero conoscerci e apprezzarci – «seguo l’istinto e tutto va bene, poi inizio a pensare e tutto va a puttane» -, colorando il mondo di una personalissima, e per questo eccezionale, impronta cromatica e tenendo sempre a mente che il giudizio, per quanto possa apparire la strada più facile e celere, non è mai la via giusta, perché ciascuno di noi è prezioso per quello che è, nella sua incredibile singolarità – «gli stili sono tanti, i pittori un corteo, siamo tutti esposti nello stesso museo» -.
«”Anima Inquieta” – dichiara Maria Giulia – è una profonda introspezione, attraverso cui mi espongo senza pizzi e merletti, una cognizione della mia natura. È un brano intimo, in cui mi metto a nudo e racconto il mio Io più sincero. Anche per questo motivo, l’ho scelto come anticipazione del mio primo album e come titolo del disco stesso; vorrei che il pubblico mi conoscesse poco a poco per quella che sono davvero, brano dopo brano».
Un esordio in grado di catturare l’attenzione per l’eleganza interpretativa di Maria Giulia, che giunge dritta al cuore senza l’ausilio di un abito sonoro sfarzoso, ma, semplicemente, con la dolce potenza della sua voce, che come un dardo prezioso fa centro sin dal primo ascolto, mitigando e rasserenando le tempeste interiori, tutti i tumulti di un’ “Anima Inquieta”.