N’artra biretta nasce dalla necessità di scardinare i classici luoghi comuni della provincia italiana, in questo caso Latina, dove è molto semplice imbattersi in una quotidianità che fa fatica ad andare oltre la retorica del “QVANDO C’ERA LVI”. Girovagando per le strade di Latina mi sono divertito a fare delle domande e raccogliere delle testimonianze che ho deciso di esasperare nel componimento per aggiungere un pizzico di goliardia e leggerezza.Certamente l’ironia è stata fondamentale per affrontare tematiche delicate come questa e rendere il componimento più leggero anche se potrebbe essere frainteso. Il mio ruolo in questo caso sicuramente non vuole essere quello di educatore, tant’è vero che il componimento non è un manifesto politico, piuttosto ho cercato di ironizzare su una forma mentis e una retorica sbagliata.
Spiega l’artiere a proposito del suo nuovo singolo: «Un componimento, senza ombra di dubbio, schietto, diretto e senza filtri. Un viaggio al centro di una città ricca di personaggi che ancora vivono tra i fantasmi di un epoca che, purtroppo, ancora si fa sentire. Un Lucio nostalgico, una madre quasi succube, un artiere confuso ci raccontano quella che è la mentalità di una città “moderna”. Un ritornello che però ha il potere di abbattere tutti i muri e la capacità di unire mille voci in un unico coro».