Disponibile sulle piattaforme digitali di streaming e in rotazione radiofonica “Anni luce”, il nuovo singolo di Joe Barbieri che anticipa il nuovo album “Big bang” prevista per l’11 aprile 2025

Disponibile sulle piattaforme digitali di streaming e in rotazione radiofonica “Anni luce”, il nuovo singolo di Joe Barbieri che anticipa il nuovo album “Big bang” prevista per l’11 aprile 2025

Dal 28 febbraio è disponibile sulle piattaforme digitali di streaming e in rotazione radiofonica “Anni luce”, il nuovo singolo di Joe Barbieri che anticipa il nuovo album “Big bang” prevista per l’11 aprile 2025. Il 7 maggio 2025 Barbieridebutterà dal Teatro Acacia di Napoli con il nuovo tour.

Joe Barbieri ci ha abituati a canzoni straordinarie – molte delle quali d’amore – che hanno incarnato il sentire di tante persone fino a sublimarlo, redimerlo, trasformarlo in qualcosa di diverso. “Anni Luce” appartiene alla cerchia più ristretta di questi brani “illuminati” di un bagliore davvero speciale, di queste canzoni destinate a “rimanere”. Il testo, ispirato e potente, cammina al fianco di una voce che esplora oltre tre ottave per poterlo cantare, supportata da archi che sono come un urlo, il tutto arricchito dalla maestria dei musicisti che hanno suggellato questa piccola opera di quattro minuti e trentanove secondi.

Il singolo arriva dopo “Il Mio Miglior Nemico” ed è il secondo brano che anticipa il nuovo album di inediti, “Big Bang”, in uscita l’11 aprile.

Spiega l’artista a proposito del brano: “Ci sono canzoni che arrivano al mondo con sotto braccio una luce propria e ad averle scritte non si ha alcun merito, la sensazione è chiara: erano già così, un’entità completa già altrove in un’altra dimensione. tu non hai fatto altro che favorire un certo ‘passaggio di forma’. Tu sei stato un’ostetrica, tutto qui; ed ascoltarla mi lascia ogni volta emozionato e stupefatto, come avessi ricevuto un regalo che non mi aspettavo, come un abbraccio”.

Il videoclip di “Anni luce” è un viaggio che si traduce nell’esperienza di riscoprire la bellezza di guardare le stelle, come se fosse dal giardino di casa. L’infinitamente grande e l’infinitamente piccolo si intrecciano, si sovrappongono e, in un certo senso, diventano la stessa cosa. I vasti spazi e il più piccolo granello di sabbia si racchiudono l’uno nell’altro, si rispecchiano, si chiamano reciprocamente. Così come accade tra il vasto stupore di fronte all’infinito e la meraviglia perfetta dell’innamorarsi. Andare lontano, alla fine, non è altro che un ritorno a sé stessi.