Dopo averci fatto ballare lo scorso anno con la travolgente dedica alla sua terra “Salento” ed aver dato prova della versatilità delle sue interpretazioni e dell’intimismo della sua penna con l’introspettiva lettera autobiografica “Eri, sei, sarai”, il cantautore pugliese d’adozione comasca Emiliano Melcarne torna ad infiammare l’estate con “Il Sound Nella Testa” (PaKo Music Records/Believe Digital), una nuova spumeggiante hit dalle tinte elettro-pop che ne riconferma grinta ed eleganza.
Nel riuscitissimo parallelismo tra il ritmo ipnotico di un tormentone da dancefloor ed una passionale fiamma nata in riva al mare con cui danzarlo e scatenarsi fino a tarda notte, avvolti nel sensuale intreccio di sguardi ed anime, Emiliano dà voce a quei fotogrammi cristallizzati nel ghiaccio del cuore durante l’inverno che, con l’arrivo della bella stagione, si schiudono per disciogliersi ed ardere emozioni e pensieri.
Perché se per molti l’estate profuma di mare, salsedine, leggerezza e divertimento, per altri rappresenta una scia, un’ondata impetuosa di flashback impressi dai sentimenti su piccoli e ardenti granelli di sabbia che, roventi, graffiano sottopelle per riportarci con la memoria a quella persona conosciuta per caso, quella che, in un solo giro di orologio, è riuscita a farci girare la testa, ad inebriarci i sensi come una sostanza – «ubriachi, niente alcool, noi due sballati» -, per poi ripartire e lasciarci scottati, disorientati, con il cuore privo di protezione sotto i raggi del sole ed un cocktail dolceamaro stretto nella mano.
«Molte volte – dichiara l’artista – ci innamoriamo in estate, spesso in discoteca, tra un ballo e l’altro. Nel mio nuovo singolo parlo proprio di questo, del ricordo di quella persona per cui ci siamo presi una bella cotta. Quando le vacanze finiscono, però, rimaniamo così frustati dalla sua partenza, che basta un pizzico di sole per farci ricordare i momenti condivisi, quelli che non dimenticheremo mai più per il resto della vita».
Un ricordo che, come inchiostro indelebile sulla nostra tela interiore, ci accompagnerà per sempre, e tra malinconia e dolcezza, rimarrà il suono di una meravigliosa avventura, “Il Sound Nella Testa” di un amore fugace ma vissuto pienamente, fino a «non capire niente e cantare».