Nell’arco dell’ultimo anno ho vissuto sempre più intensamente. Questo fatto è evidente da due considerazioni della mia vita privata: da un lato ho affrontato le cose più di petto e dall’altro ho avuto accadimenti significativi, nel bene -pochi- e nel male, con una maggior frequenza.
Ad oggi posso dire di aver imparato le seguenti cose:
- Ogni produzione dell’intelletto è OSTACOLATA dai media (soprattutto tv – letta al contrario rimane valida e lascia tanti interrogativi)
- La ricerca, inizialmente intesa come ricerca in senso stretto ma poi ampliata al concetto di ricerca personale in ogni sua accezione, deve andare avanti giorno per giorno.
- Il grillo parlante viene schiacciato, puntualmente, dagli stolti immaturi.
- Mai tenersi le cose dentro, ma lottare coi denti. (Questa in fase di continua rivisitazione e sperimentazione)
- L’onnipresente detto “Chi pensa alla pelle degli altri, la sua se la mangiano i cani” (antico detto tradotto alla lettera dal dialetto calabrese: il senso? Pensa a te, che se pensi prima agli altri rimani fregato)
- “L’amicizia è una bella cosa, ma sempre dopo u pilu“, u pilu è la femmina.
Questo mi venne impartito tanti anni fà dal mio amico Fabrizio, espresso in un vernacolo colorito.
Sebbene la ricerca dell’altro sesso sia una cosa a cui l’amicizia deve far posto (secondo questo detto), in questo momento mi viene da dire che certe seghe mentali che si fanno sull’amicizia DEVONO lasciare il tempo che trovano, non necessariamente al pilu, ma semplicemente allontanarsi da noi. E’ immaturità non capirlo e lo affermo con grande convinzione, perchè mi sta capitando diassistere a scene in cui l’infantilità prende il posto al raziocinio… e poi si finisce che mi girano le palle. - Ecco… mi girano le palle, forse è questo il problema.