Ciò non toglie che sento lanecessità di tributargli un ricordo, il mio saluto, come quello di tanti, che arriva troppo tardi ma che forse può lasciare a chi legge una riflessione sulla vita di un uomo semplice che ha fatto carriera e con una grande umiltà ha raccolto il suo successo e riempito il cuore del pubblico, e quindi il suo.
Mi accomuna anche il fatto che sia nato in Calabria: una terra da cui non esce proprio il meglio… da cui da un lato è giusto dare addosso, perchè ci ripieghiamo su certi schemi e comportamenti che sono fuori dalla realtà, e avolte no, perchè un minimo di aiuto lo si deve agli amici del sud che sanno anche ssere onesti e umili lavoratori.
Ha fatto il migrante, Mino è partito e ha cercato il successo allontanandosi da casa, come tanti artisti è vero, ma come è scritto nella storia anzi nei geni di ogni calabrese. “Se vuoi fare x te ne devi andare” è una frase ricorrente ancora oggi, così come lo è stata ricorrenti nei suoi pensieri quando ha visto che dalle sue mai e dalle sue note poteva nascere un nuovo talento.
Un saluto quindi, ad un uomo che rappresenta il sud più di ogni altro: un uomo umile, un uomo onseto, di fede, che ha lavorato tanto nel suo campo finchè ha potuto e che lo ha fatto sempre con il cuore.