Cosa conta di più: il brivido della novità o il valore di ciò che già abbiamo? È il dilemma che tormenta una generazione cresciuta con tutto a portata di mano, e che oggi si interroga sul valore della fedeltà. Giuseppe Incorvaia lo racconta in musica con “Evoluzione” (Greyscompany), un singolo che non parla solo d’amore, ma di una scelta che ognuno, prima o poi, si trova ad affrontare: resistere alla tentazione o lasciarsi tentare?
Viviamo nell’epoca dell’”usa e getta sentimentale”, in cui il 67% delle persone tra i 25 e i 40 anni, secondo recenti sondaggi sulle dinamiche relazionali, ha ammesso di aver messo in discussione una relazione stabile per un’attrazione improvvisa. E non è solo un pensiero passeggero: l’infedeltà è un fenomeno in crescita. Un’indagine europea del 2024 rivela che il 58% degli italiani ha tradito almeno una volta il proprio partner. Nel Belpaese, inoltre, i casi di infedeltà coniugale sono aumentati del 18% nell’ultimo anno, con il 64% dei tradimenti attribuiti a donne che hanno tradito il proprio marito o fidanzato. E se questi numeri fossero la prova che il protagonista di “Evoluzione” non è solo? Che quel dubbio, quel bivio, è più diffuso di quanto pensiamo? Questi dati lo confermano: oggi più che mai, il fascino di qualcosa di nuovo può mettere in crisi ciò che già si ha. “Evoluzione” è il racconto di quell’istante, l’esatto momento in cui la testa dice no, ma il cuore esita.
«Sei la più bella del mondo, ma non sei uguale a lei», canta Incorvaia. Perché la tentazione può essere forte, ma il confronto con la realtà è inevitabile.
«Viviamo in un’epoca in cui tutto si brucia in fretta – racconta l’artista -. Cambiare sembra più facile che restare, ma siamo sicuri che sia davvero così? Questa canzone non dà risposte, ma racconta quel contrasto di emozioni che tanti hanno vissuto. Non è solo una storia d’amore, è una storia di scelte.»
E proprio sulle scelte si gioca tutto. A volte basta un attimo per cambiare il corso di una storia: un incontro inaspettato, uno sguardo, una scintilla. Il cuore accelera, la razionalità vacilla. Buttarsi o fermarsi?
“Evoluzione” è il suono di una passione che dura tre giorni, ma lascia dentro un fremito che non svanisce. Tre giorni sospesi, in cui tutto sembra possibile, fino a quando la realtà si fa spazio tra il desiderio e la razionalità.
«Stasera lasciami stare, non te lo dico più», prosegue il brano, descrivendo l’incanto che si infrange e l’euforia iniziale che si scontra con il peso delle conseguenze. Il trasporto lascia spazio alla lucidità, il fuoco della tentazione si affievolisce per spegnersi davanti alla consapevolezza. Il protagonista sa di dover scegliere, e quella scelta pesa più di quanto avrebbe immaginato.
Il titolo “Evoluzione” non è casuale. Non è solo il tema del brano, ma anche il percorso musicale che Incorvaia ha scelto di intraprendere. Il sound è più pulito, più essenziale, con uno xilofono sintetizzato che accompagna la narrazione senza sovrastarla.
«Non volevo un pezzo che suonasse come i precedenti – spiega -, volevo che si sentisse il cambiamento. La musica è fatta di evoluzioni, proprio come la vita.»
Il dilemma raccontato nel pezzo non è solo personale, ma generazionale. In un’era di scelte rapide e connessioni fugaci, la canzone tocca una fragilità tangibile: quanto vale ancora la fedeltà ai sentimenti? “Evoluzione” è la colonna sonora di questo dubbio. Senza moralismi, senza giudizi. Solo con la realtà nuda e cruda.
Il singolo segna un punto di svolta anche per Giuseppe Incorvaia. Cantautore con oltre trent’anni di carriera, ha iniziato giovanissimo grazie all’intuito di Gianfranco Busnelli, che lo scoprì a soli 15 anni. Nel 1993 pubblica i suoi primi inediti con i fratelli La Bionda, entrando poi nella Cecchetto Gang. Negli anni, scrive oltre 30 brani, e oggi sente il bisogno di tornare in prima linea con una canzone che rappresenta il suo nuovo capitolo artistico. Con una carriera che attraversa tre decenni, Incorvaia ha sempre avuto un obiettivo chiaro: raccontare storie vere, con parole essenziali, dirette, senza artifici.
«Ogni mia canzone nasce da una verità – conclude -. “Evoluzione” è quella scelta che prima o poi tocca tutti. C’è chi la fa d’istinto, chi la rimanda, chi la subisce. Ma nessuno può evitarla.»
Un ritorno, un passo avanti, un cambiamento reale. Incorvaia porta avanti una ricerca artistica che non si è mai fermata, e che oggi trova una nuova direzione. “Evoluzione” è un racconto di scelte e contraddizioni che spinge a farsi domande. E forse, anche a trovare qualche risposta.