A tu per tu con EL V incredibile artista

Straordinaria intervista oggi a EL V, artista poliedrico che ci sorprende coi suoi prodigi artistici. Recentemente impegnato nella promozione del lavoro DI PONTI E DI MONDI, leggiamo con senso di empatia l’intervista a EL V, grati e onorati per il suo tempo e la cortesia riservataci! Entriamo più a fondo nella vita e nelle opere, EL V ci racconterà con quelle che sono le collaborazioni, fra le quali con AWA FALL,Red&Blue,EFFERRE LIVE, le esperienze, e i progetti futuri. Entriamo nel vivo dell’intervista e diamo un caloroso benvenuto a EL V!

Com’è nata tua la passione per la musica?

Sono appassionato di musica fin da quando ero piccolo. Mio padre era un grande ballerino di filuzzi, e come dico sempre, penso che mi abbia donato il senso del ritmo, di cui sono particolarmente fornito. Ho cominciato a suonare tardi, ma amavo cantare anche da ragazzino, e lo facevo per gli amici e per le ragazze che incontravo, era uil mio biglietto da visita

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Descrivi “EL V” e il suo personaggio, i suoi pregi e i suoi difetti

EL V è il cantante del Reggae Latinoemiliano, questo è il mio modo di definirmi. Sono un cantante internazionalista, amo avere una visione globale, nella vita come artisticamente parlando. Pregi e difetti…il maggior pregio è l’uso della parola. Io ho uno stile ben preciso, i miei testi, che scrivo anche per altri artisti e non solo, hanno una poetica ben precisa. Se hai sentito alcune mie canzoni, riconoscerai anche in quelle che arriveranno, il mio modo di scrivere che si muove sempre tra profondità e leggerezza. Il mio difetto è essere troppo esigente, nei miei confronti e nei confronti degli altri, pretendo tantissimo perché so di dare tantissimo.

Come descriveresti la nascita di DI PONTI E DI MONDI?

Ho scritto questa canzone pensando a una dichiarazione d’amore, per sè stessi e

per le persone che incontriamo lungo il nostro cammino. Un amico, ascoltandola,

mi ha detto che è una preghiera solenne. E’ la preghiera di una donna profondamente

consapevole, sicura del fatto che sarà completa anche se la preghiera non verrà ascoltata.

La nostra Awa con la sua sensibilità e le sue doti vocali, ne ha fatto una dichiarazione universale.

E’ una canzone r’n’b contemporaneo, dal sapore notturno. Il testo ha una direzione precisa,

ma lascia a chi ascolta, la possibilità di trovare la propria chiave di lettura.

E com’è nato il suo videoclip?

L’idea del videoclip è di Davide Cocchi, il regista del video. Davide ha una lunga esperienza di videoclip, è il regista del video di uno dei brani più importanti dell’hip hop italiano “Aspettando il sole” di Neffa. Inoltre ha lavorato per molto tempo con Mtv. Quello che ha deciso di esprimere, e ha convinto tutti, è una ambientazione notturna e profonda. Abbiamo girato in un teatro di posa e poi all’aperto, di notte, nella periferia bolognese. L’ambientazione e il taglio del video sono molto adatti al ritmo e alla atmosfera del nostro brano, che è un r’n’b contemporaneo, caratterizzato da un groove potente.

E l’album da cui è estratto? Oppure è in cantiere un album che lo conterrà?

Il brano è contenuto in un prigetto dal titolo FIGLI INVISIBILI.

FIGLI INVISIBILI è un Ep di 7 canzoni, prodotto da EFFERRE LIVE che è

il mio management, con il contributo del Comune di Bologna.

La peculiarità di questo progetto è l’interpretazione di ogni brano,

sono 7 in questa produzione, affidata a interpreti tutti afroitaliani e

uno italocubano. Questo accade per la prima volta in Italia. Non era mai stato realizzato

un prodotto discografico con brani originali, scritti e composti per l’occasione,

tutti affidati a nuovi volti della musica italiana. Inoltre abbiamo messo in collaborazione

questi artisti con produttori delle musica italiana come DJ JAD (Ex ARTICOLO 31),

ICE ONE storico produttore dell’hip hop italiano di brani come

QUELLI CHE BENPENSANO di FRANKIE HI NRG e FRANK NEMOLA, della band di

VASCO ROSSI, tra gli altri. Lo scopo principale di questo progetto è la necessità,

oggi più che mai, di mettere in luce la necessità di inclusione e di accettazione delle

persone che hanno un’altra provenienza.

Com’è stato il percorso dall’esordio ad oggi?

È un lungo percorso, fatto di momenti molto luminosi e anche di periodi bui, ma caratterizzato dalla cosa più importante per me: centinaia di concerti e tantissime collaborazioni.

Quali sono le tue influenze artistiche?

Io amo la black music con tutte le sue influenze e provenienze, ma sono particolarmente legato alla musica giamaicana. Da tempo amo la mescolanza degli stili urban, come il reggae, il funk e il rap, con la musica latina. In questo modo nasce la “musica mestiza”, la “mezcla”. Gli artisti che più mi hanno influenzato sono THE CLASH, MANU CHAO e SERGENT GARCIA.

Quali sono le tue collaborazioni musicali?

Proprio con uno degli artisti che ho appena citato, SERGENT GARCIA, ho la fortuna di aver collaborato, sia live che in studio, per numerosi concerti  e per alcuni brani registrati insieme. Ho collaborato con un altro artista del “mestizaje”: TONINO CAROTONE. Con lui ho scritto uno dei miei brani più importanti dal titolo MAMA NEGRA. Ho avuto collaborazioni con tanti artisti italiani, come il GENERALE, capostipite del Reggae italiano. Ho lavorato anche con LITTLE TONY. Nel 2010 abbiamo reinterpretato con la mia band, la GARDENHOUSE, il suo brano del 1964 QUANDO VEDRAI LA MIA RAGAZZA. A lui è piaciuta talmente tanto che ha deciso di ricantarla insieme a noi nel nostro disco DESDE LA CALLE. Ho avuto altre collaborazioni importanti, come con TULLIO DE PISCOPO. E inoltre ho lavorato con molti artisti della musica urban italiana.

E le collaborazioni con AWA FALL, Red & Blue e EFFERRE LIVE nel lavoro in promozione?

EFFERRE LIVE di FRANCESCO ROMANO è il mio management. Romano è un amico, un collaboratore, un produttore, un manager e un angelo custode. Con lui abbiamo deciso di incaricare per la nostra promozione RED & BLUE, conosciamo tutti la fama di MARCO STANZANI. AWA è una delle voci più interessanti degli ultimi anni. Quando ha sentito il brano, ci ha mandato un provino della sua interpretazione ed è nata subito la magia tra di noi.

Quali sono i contenuti che vuoi trasmettere attraverso la tua arte?

La musica non può essere solo intrattenimento. Deve poter raccontare qualcosa di importante, perché è la forma d’arte più immediata e coinvolgente. Io ho sempre cercato la maniera di trovare questa combinazione, coinvolgimento e messaggio, ritmo e temi fondamentali, come l’uguaglianza, il rifiuto delle discriminazioni, la gioia di condividere la vita con persone che vengono da altre parti del mondo, con le loro culture e le loro diversità.


Parliamo delle tue pregiate esperienze di pubblicazioni, live, concerti o concorsi?

Le esperienze fondamentali della mia vita artistica, sono quelle legate al live. Ho inciso diversi album, sono presente con alcuni brani in numerose compilation, ed ho partecipato a parecchi dischi di altri artisti, in vario modo. Ma il live, ne ho all’attivo davvero tanti, è la mia naturale collocazione. Un concerto di EL V con La Gardenhouse è un momento dove il groove e il ritmo, si uniscono a rime travolgenti e riflessioni profonde. Quello è il mio modo di intendere la musica.

Cosa ne pensi della scena musicale italiana? E cosa cambieresti/miglioreresti?

La musica italiana è viva e vegeta, ci sono tanti artisti giovani interessanti. Se c’è qualcosa che però mi disturba sono proprio i contenuti. Alvuni dei più seguiti dai ragazzi, sono davvero privi di concetti interessanti e questo è davvero un peccato. Su questo c’è bisogno di lavorare tanto.

Oltre al lavoro in promozione quale altro brano ci consigli di ascoltare?

Vi consiglio di ascoltare tuto il nostro Ep “FIGLI INVISIBILI” in cui è contenuto DI PONTI E DI MONDI, ci sono brani davvero interessanti e profondi. Ecco il link

Come stai vivendo da artista e persona questo periodo del covid-19?

Ovviamente molto male…io lavoro solo nell’ambito dello spettacolo, sono cantante, autore, organizzo eventi musicali, faccio il tour manager e lavoro con le produzioni di grandi concerti. Quindi questi 2 anni sono stati davvero durissimi !!

Progetti a breve e lungo termine?

Fare progetti di questi tempi sembra molto difficile. Ma dal momento che, se sei coinvolto profondamente in questa vita, non ne puoi fare a meno, a breve sicuramente mi verranno nuove idee. Del resto è stato così anche per FIGLI INVISIBILI e siamo riusciti a farci premiare da BOLOGNA CITY OF MUSIC UNESCO tra un paio di centinaia di progetti presentati La cosa fondamentale è avere un team, persone fidate che siano al tuo fianco. Io posso avvalermi di EFFERRE LIVE con cui portare avanti progetti e idee, sono davvero fortunato.