Diamo oggi il benvenuto a RAMY NOIR, artista poliedrico che raccoglie consensi a go-go. Recentemente impegnato nella promozione del lavoro Liberté, condividiamo con felicità l’intervista a RAMY NOIR, grati e onorati per il suo tempo e la cortesia riservataci! Apprenderemo curiosità, vizi e virtù della musica e della vita, RAMY NOIR si svelerà con quelle che sono le collaborazioni, come ad esempio con HomerunPromotion, le esperienze, e i progetti futuri. Entriamo nel vivo dell’intervista e diamo un caloroso benvenuto a RAMY NOIR!
Ciao e buone Feste 🙂
Com’è nata tua la passione per la musica?
La mia passione per la musica è nata quando ero molto piccolo. È stata una cosa molto spontanea, non c’è un vero e proprio motivo, ma è stato come se avessi capito fin dall’inizio che la mia strada sarebbe stata questa.
Dietro un personaggio può esserci 1, 100 o 1000 persone. Chi è RAMY NOIR e il suo personaggio?
Ramy Noir non è assolutamente un personaggio, essere un personaggio dal mio punto di vista significa essere falsi, meglio essere se stessi. Se pensiamo a quello che intende la gente per “personaggio”, invece, allora si può dire che da quel punto di vista io lo sia già!
Prima l’uovo (il testo) o la gallina (la musica). Com’è stato il processo di creazione di Liberté?
LIBERTÉ un po’come tutte le cose che faccio è nato in una maniera molto spontanea. Mi trovavo in un box nella zona di Sesto San Giovanni, e grazie alla spinta di alcuni miei amici ho scritto il testo e registrato sulla base di Kekra-vrealite, dopodiché ho consegnato il tutto a Onda Quadra, che ha rifatto il beat, ed ecco il risultato che potete ascoltare oggi.
E com’è nato il suo videoclip?
Il videoclip è nato grazie alla collaborazione dei miei amici di San Siro, che come li chiamo io sono “la parte sveglia di zamagna”. Il resto parla tanto!
Il lavoro sarà contenuto in un EP/Album?
LIBERTÉ, per ora, è semplicemente un singolo. Ma stiamo preparando delle sorprese…
In salita o in discesa. I percorsi artistici si sviluppano sempre tra mille peripezie, vuoi raccontarcele?
Il mio percorso artistico è caratterizzato dalle mazzate sui denti e dai commenti della gente che non ci credeva. Ora non abbiamo ancora fatto niente, siamo all’inizio, ma presto arriverà il nostro momento.
Quali sono le tue influenze artistiche?
In passato avevo gusti e idee diverse, ora le mie influenze artistiche potrei anche dire che non esistono. Dato che faccio tanta musica e scrivo tanti testi, dai più soft ai più crudi, posso dire che le mie influenze artistiche dipendono molto dal momento che sto vivendo.
Quali sono le tue collaborazioni musicali?
Collaborazioni musicali per il momento non ce ne sono. Ci sono molte idee e molti progetti, ma di nomi non se ne sono ancora fatti. Punto comunque un giorno ad arrivare a collaborare con qualche big della scena francese, come Kalash Criminel o Kery James.
E la collaborazione con HomerunPromotion nel lavoro in promozione?
La collaborazione con Homerun Promotion la valuto positivamente, sanno quello che fanno.
Quali sono i contenuti che vuoi trasmettere attraverso la tua arte?
Attraverso la mia arte spero solo che la gente capisca ciò che voglio dire, e non che si fermi a come posso apparire ai suoi occhi. Vorrei che tutti capissero cosa significano certe situazioni, perché per ora vedendo molti ragazzi in giro, della vita non hanno capito molto.
Parliamo delle tue pregiate esperienze di pubblicazioni, live, concerti o concorsi?
Sono all’inizio della mia carriera come artista, per ora ci sono solo due/tre singoli e penso che fare un live adesso non avrebbe senso. Sicuramente dopo che pubblicherò un mio EP inizieremo a farci vedere su tutti i palchi!
Cosa ne pensi della scena musicale italiana? E cosa cambieresti/miglioreresti?
Penso sinceramente che la scena musicale italiana sia veramente falsa e che il 90% delle cose che vengono raccontate siano esperienze di altri. Comunque, rispetto tutti lo stesso perché ce la stanno facendo.
Oltre al lavoro in promozione quale altro brano ci consigli di ascoltare?
Ascoltate i miei singoli precedenti, Kalash e TMAX.
Come stai vivendo da artista e persona questo periodo del covid-19?
Questo periodo di Covid sicuramente ha rallentato molte cose, oltre ad aver portato via molte persone a me care. Da artista posso dire che il Covid, ad esempio, non ci ha permesso di fare alcune cose in maniera ottimale. Ad esempio, i nostri video non sono quelli che ci eravamo immaginati, nonostante tutto sono dell’idea che il videoclip più bello sarà sempre il prossimo.
Quali sono i tuoi programmi futuri?
Programmi futuri sono molti, tante cose in ballo e tante idee da realizzare. Per ora posso dire solo che stiamo preparando un EP dal contenuto puramente veritiero, come siamo sempre abituati a fare.